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sabato 21 settembre 2024
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Calcio Serie C

Rimini-Virtus Entella 1-2, Buscè: "Dopo il 2-1 c'è stato un crollo mentale"

In foto: Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
sab 31 ago 2024 23:00 ~ ultimo agg. 1 set 23:54
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Virtus Entella 1-2 (leggi notizia).

Fabio Gallo, allenatore della Virtus Entella. “L’inizio non è stato all’altezza, non abbiamo approcciato bene la partita e abbiamo subito il gol su uno svarione, uno chiaramente, però per demeriti nostri perché non abbiamo approcciato bene la partita. Poi siamo riusciti a rimanere in partita, a fare l’1-1, e da lì la squadra si è lasciata andare, ha creato, ha prodotto e obiettivamente ritengo che abbiamo vinto meritatamente questa partita al cospetto di una squadra che ci ha messo in difficoltà per struttura e per idee. Quindi è un’ottima vittoria, in un campo difficilissimo, dove però i primi 25 minuti li abbiamo regalati”.

Porta a casa la consapevolezza che questa squadra sappia anche soffrire? “La squadra ha già fatto vedere domenica scorsa che sa soffrire e ha qualità. E lo stesso ha fatto oggi: abbiamo sofferto, magari i nostri avversari non hanno creato tantissime occasioni da gol, però abbiamo sofferto, abbiamo fatto quello che dovevamo fare da squadra compatta, determinata. Abbiamo preso gol su cose sulle quali lavoriamo, e questo mi ha fatto arrabbiare (il termine usato è in realtà più colorito, ndr) molto. Però diciamo che la pausa tra primo e secondo tempo ha portato i suoi frutti”.

È importante per voi aver vinto trovando i gol con i due attaccanti. “Noi dobbiamo vivere d’entusiasmo, e l’entusiasmo ce lo danno la fatica e, di conseguenza, la prestazione. È importante che i nostri due attaccanti che in questo momento sono quelli scelti abbiano fatto gol, ma noi dobbiamo soffrire per esaltarci, dobbiamo essere gasati di quello che andiamo a fare soffrendo. Volevo fare un complimento ai due attaccanti Santini e Thioune che sono entrati perché, avendo fatto il giocatore, so benissimo cosa vuol dire entrare a quattro minuti dalla fine, e devi soltanto correre e aiutare la squadra, però lo hanno fatto con lo spirito e con l’atteggiamento giusti di chi vuole il massimo per questa squadra. Secondo me sono stati i due più bravi perché entrare a 3-4 minuti dalla fine non è semplice”.

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.: “Ci siamo spaventati dopo il gol che abbiamo fatto. È una squadra che è partita forte, giocavamo contro una squadra, l’ho detto ieri durante la conferenza, molto molto importante, con giocatori validi. Sapevamo il rischio: se concedi qualcosa contro giocatori che hanno qualità ti fanno del male. Però noi siamo partiti veramente molto bene, tenendo bene il campo, abbiamo trovato coraggio nelle prime giocate, fino all’1-0, poi c’è stato il black out, com’è successo a Carpi. Prima stavo parlando con il direttore Di Battista: noi facciamo gol e questa squadra ha paura di tenere quel risultato positivo, è successo anche stasera, ci siamo abbassati di 20 metri e abbiamo aspettato che ci facessero gol, non mi è piaciuto questo. Ci può stare perché giochi contro una squadra che ha giocatori molto molto importanti e bravi. A fine primo tempo volevo fare due cambi, ho detto: faccio passare 5-10 minuti e inizio a fare qualche cambio, gente fresca, spezzo un po’ il ritmo perché si vedeva che loro avevano preso coraggio e campo, è arrivato il gol con 2-3-4 errori: abbiamo perso palla in maniera ingenua, se non erro non c’era il sostegno del terzino nella zona di Cioffi, siamo rimasti a metà strada “vado, non vado” e loro hanno fatto un gran tiro e hanno fatto gol. Mi ricordo solo questo da parte dell’Entella. Quello che dicevo a Di Battista: “se noi non possiamo concedere due tiri a una squadra come l’Entella diventa dura”. Non mi posso permettere di pensare che la mia squadra non possa subire tiri in porta degli avversari. Ho parlato anche ai ragazzi: non voglio più vedere questa non reazione quando magari succede che si va sotto, perché non siamo la squadra schiacciasassi, la squadra invincibile, non siamo il Real Madrid, non siamo il Manchester City, siamo una squadra che deve lavorare tutti i giorni e subire anche un risultato negativo. Ma ciò non vuol dire nel secondo tempo perdere le misure, non vuol dire strafare, fare la giocata personale perché devo risolvere io la partita, non vuol dire fare oltre quello che uno chiede. Quindi c’è mancata quella semplicità e per di più è subentrata la paura. Non mi aspettavo questo, però può succedere. Forse davanti ai nostri tifosi hai avuto quella non reazione per paura, nell’inconscio perché stavi subendo l’Entella, ma soprattutto per demeriti nostri”.

Rimini-Virtus Entella 1-2, il dopogara

Cosa non le è piaciuto di più, gli errori individuali o l’incapacità nel superare il muro difensivo dei liguri? “Noi abbiamo cercato di preparare la partita vedendo l’Entella con questo modo di difendersi con i quinti, che comunque fanno un po’ la differenza in quella fase, però per arrivare sull’esterno, per andare a creare una superiorità numerica bisognava arrivarci prima possibile. I primi 30 minuti li abbiamo fatti alla grande, tant’è vero che spingevamo, c’erano sovrapposizioni da parte degli esterni, le mezzali che lavoravano ad attirare i loro braccetti, creare comunque tanto spazio alle spalle perché i difensori loro rompevano la linea e venivano a giocarci uomo a uomo. E quindi noi per mezzora abbiamo fatto tutto quello che abbiamo cercato di preparare durante la settimana, e lo abbiamo fatto anche bene. Sapevamo di giocare contro una squadra con giocatori importanti. Come quando io giocavo a calcio a certi livelli sapevo che quando si giocava con Milan, Inter e Juve dovevo attenermi ad avere un tasso di concentrazione molto elevato, quando giochi con grandi campioni, facendo un po’ il confronto, che sulla carta e per la storia sono più bravi di te, che ci può stare, e questo non vuol dire non avere fiducia, vuol dire che trovi gente più brava nel percorso. E succedeva anche a noi e spesso e volentieri cercavamo di essere sereni, perché poi troppe pressioni non vanno bene, ma con la consapevolezza che contro alcuni giocatori non ti puoi permettere mezzo errore perché ti castigano, ti fanno male. È quello che è successo stasera, è successo anche a Carpi dopo il gol, ecco perché prima citavo Carpi. Se sei bravo a tenere il campo, a tenere in mano il pallino del gioco, se sei bravo ad andare in vantaggio non deve succedere quello che è successo a Carpi ed è successo stasera: che tu ti abbassi 15-20 metri perché hai paura perché stai vincendo. È un qualcosa che non riesco a concepire, è quello che ho detto ai ragazzi a fine partita in mezzo al campo. Poi ci sta che vai anche sotto, quando vai sotto non vuol dire buttare via la spugna oppure regalare agli avversari tutto il secondo tempo, anche perché loro hanno fatto gol a pochi minuti dall’inizio del secondo tempo, e avevamo tutto il tempo possibile per recuperare. La squadra si è un po’ disunita, ho visto delle posture negative dei ragazzi in campo che non mi sono piaciute perché, ripeto, non siamo la squadra da battere, può succedere che perdiamo, andiamo sotto, ma la reazione che abbiamo avuto non mi è piaciuta, assolutamente no, di questo parlerò con i ragazzi con calma perché è qualcosa che non deve più accadere”.

Ha cambiato cinque uomini dell’undici di partenza schierato a Carpi. Come mai questa scelta? “Ho ritenuto fare questo perché voglio tenere tutti sul pezzo. Questa è una squadra in cui abbiamo tanti equilibri e non abbiamo quel fuoriclasse che devi fare sempre giocare a prescindere. Credo che questo sia un gruppo molto molto valido in tutti i componenti che ne fanno parte, per un allenatore è anche un bene fare scelte diverse rispetto alla partita precedente di 4-5 giocatori. Anche perché alla lunga se ti fidi di 13-14 giocatori gli altri 10-11 quando li chiami in causa, perché il campionato è lungo e ci può stare un infortunio, ci può stare qualsiasi situazione dove hai bisogno di altri, fai fatica a far sì che questi rispondano presente. Quindi cerco di tenere tutti in una situazione di massima allerta perché da un momento all’altro possono essere chiamati in causa, anche se magari non se lo aspettano. Quindi per me è un vantaggio. Stasera c’è stato proprio un crollo mentale: dopo il 2-1 mi aspettavo una reazione che non c’è stata, anche perché noi dobbiamo vivere di questo, dobbiamo vivere di motivazioni, dobbiamo capire che se soffriamo e prendiamo gol dobbiamo saper reagire, poi magari non riesci a recuperare la partita, non riesci a ribaltarla, non riesci a portare a casa un risultato positivo, ma ci deve essere sempre una squadra che comunque vuole cercare di fare la partita. E noi abbiamo visto che questa squadra appena si abbassa di una ventina di metri, nella zona comfort, con i giocatori che si sentono magari più sicuri a difendere vicino alla porta, prende gol. È quello che è successo anche nella partita precedente. Bisogna lavorare su questo aspetto perché, ripeto, non mi è piaciuto”.

Leonardo Ubaldi, attaccante del Rimini F.C, autore del gol del momentaneo 1-0: “Abbiamo fatto nella prima mezzora una grandissima partita: siamo riusciti anche a trovare il gol, e andare in vantaggio contro una squadra come l’Entella non è mai facile. Dopo non abbiamo capito bene cos’è successo perché abbiamo fatto 30 minuti di alta qualità, intensità, e come ci aveva chiesto il mister, poi secondo me loro hanno cambiato qualcosa nel venirci a prendere e abbiamo trovato un po’ di difficoltà. Però non ne dobbiamo fare un dramma perché il campionato è appena iniziato, comunque abbiamo fatto tre ottime partite, ci sta perdere contro l’Entella, magari non ci sta così perché dopo la prima mezzora abbiamo un po’ rinunciato a giocare a calcio, che in realtà è quello che sappiamo fare meglio”.

Ci racconta il suo gol? “È stato bravo Cioffi a trovare l’imbucata per Langella, io ho fatto un movimento prima a staccarmi poi ho attaccato il primo palo, è stato bravo Christian (Langella, ndr) a trovare l’imbucata giusta. Sono contento perché è arrivato dopo due partite. Spero sia il primo di una lunga serie, peccato che con il mio gol non siamo riusciti a ottenere dei punti”.

Perché è subentrata quella paura dopo lo svantaggio? “Questo lo capiremo bene in settimana quando analizzeremo la partita. Però l’Entella è una squadra forte, ci sta prendere un gol, andare sotto, l’unica cosa è che oggi non abbiamo tirato fuori quella “cazzimma” che in partite del genere ci vuole. Abbiamo rinunciato magari a giocare a calcio, anche per merito loro. Però sono convinto che possiamo fare molto di più perché siamo una squadra di qualità, anche se siamo giovani, ma i giovani che abbiamo sono tutti di grande prospettiva. Ci vuole tempo, però sono veramente fiducioso per questo campionato e sono fiducioso dei ragazzi che abbiamo in rosa”.

Dopo il gol per lei è stata una partita di sacrificio. “Come abbiamo visto tutti, dopo il gol ci siamo un po’ abbassati, non siamo più riusciti a trovare le giocate che anche a me permettono di giocarmela col difensore a viso aperto e non spalle alla porta. Anch’io devo migliorare nel giocare spalle alla porta perché determinate partite richiedono questo, però non bisogna farne un dramma e sono certo che già dalla prossima partita vedremo il Rimini che abbiamo visto finora”.

Lorenzo Malagrida, attaccante del Rimini F.C.: “Sicuramente è stata una partita che abbiamo approcciato bene, contro una squadra molto preparata, siamo stati bravi a tenere botta subito, siamo stati meno bravi nella ripresa mentre eravamo sotto a cercare di riprendere la partita”.

Cosa non ha funzionato dopo il gol subito?” È stata più una mancata reazione emotiva che tecnica secondo me, avremmo potuto fare sicuramente di più”.

Il fatto di giocare in casa vi ha tolto energie oppure vi siete scontrati con un avversario di valore superiore? “Per me è più una questione di percorso che stiamo facendo. Non penso ci sia stata la pressione dovuta al fatto di giocare in casa, abbiamo incontrato una squadra più preparata, però avremmo potuto giocarci meglio le nostre carte”.

Sabato prossimo avrete un’altra gara casalinga, avversario il Pescara. Come si riparte? “È stato un piccolo incidente di percorso, però la cosa peggiore adesso sarebbe andare giù di morale, invece noi dobbiamo continuare a lavorare, come stiamo facendo, forte in allenamento durante la settimana perché c’è un’altra partita la settimana prossima e dobbiamo affrontarla al meglio senza pensare a quelle passate”.