Prima la violenta, poi tenta di strangolarla: "Ancora respiri, sei tosta"
Per circa un mese ha ospitato un connazionale, il fratello di un’amica, arrivato dalla Moldavia per farle dei piccoli lavori edili nella sua abitazione di San Clemente. Quello stesso uomo è diventato il suo aguzzino: non solo l’ha violentata più di una volta, ma ha persino tentato di strangolarla con una cintura e un asciugamano e di soffocarla con un cuscino. Poi, dopo averle legato mani e piedi, si è impossessato dei contanti che teneva nella cassaforte, circa 5mila euro, delle fedi e degli orecchini in oro, ed è fuggito a bordo della moto della donna, una Ducati Streetfighter, oltrepassando il confine tra Italia e Slovenia. Per alcuni mesi ha fatto perdere le sue tracce, fino a quando non è stato localizzato a Berlino, in Germania. La polizia tedesca, su mandato di arresto europeo, datato novembre 2023, gli ha dato la caccia e a fine giugno di quest’anno l’ha fermato in un piccolo comune della Sassonia con le accuse di violenza sessuale, lesioni personali e rapina aggravate. L’uomo, un moldavo di 32 anni, è stato estradato in Italia, dov’è tuttora detenuto nel carcere di Modena. Il 26 di luglio è stato interrogato da remoto dal gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli. Presente anche il suo avvocato d’ufficio, Luigi Delli Paoli. Davanti alle domande del giudice, però, è rimasto in silenzio preferendo avvalersi della facoltà di non rispondere.
La denuncia della donna risale al 31 ottobre del 2022, quando dopo essersi liberata le mani grazie ad una forbice appoggiata sul tavolino del soggiorno, riesce a chiamare i carabinieri. E’ a loro che racconta il mese d’orrore vissuto dal momento dell’arrivo del connazionale, culminato con l’ennesima violenza sessuale seguita dalla brutale aggressione. La vittima, fino ad allora rimasta in silenzio per paura, minaccia di recarsi in caserma per denunciarlo. Il 32enne perde la testa, l’afferra per i capelli, la riempie di botte (30 i giorni di prognosi con cui viene dimessa) e la trascina in camera. Le lega mani e piedi con una cintura, poi tenta di soffocarla con un cuscino e di strangolarla con un asciugamano. La vittima perde i sensi e, quando li riprende, lui le dice: “Ancora respiri, sei tosta”. Una volta recuperato il passaporto, arraffa contanti e monili in oro e scappa con la Ducati della donna. Per il gip di Rimini, Vinicio Cantarini, che nel 2023 chiese la misura cautelare in carcere, l’indagato ha “un’indole criminale e una tendenza a delinquere”. Le successive indagini dei carabinieri di Riccione, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno permesso di rintracciarlo ed estradarlo in Italia.