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i rischi soprattutto sul web e sui social

Prevenzione alle ludopatie, ecco il nuovo progetto "Il tempo è denaro"

In foto: l'unità mobile
l'unità mobile
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 21 ago 2024 14:37 ~ ultimo agg. 16:12
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Un’unità mobile che si sposta per la città, nelle vicinanze di sale slot o scommesse, con a bordo operatori specializzati in grado di confrontarsi con i giocatori con l’obiettivo di sensibilizzare su quella che da abitudine troppo spesso si trasforma in una dipendenza cronica e dunque in una patologia. E’ questo il cuore del progetto “Il tempo è denaro”, un servizio itinerante che ha debuttato a luglio messo in campo dall’Unità Operativa Complessa Dipendenze Patologiche Rimini di Ausl Romagna insieme ai Comuni dei Distretti di Rimini e Riccione nell’ambito del progetto Circolando con la cooperativa Cento Fiori e in collaborazione della rete GAP di Rimini e Riccione. Nei giorni scorsi l’assessore alle politiche per la salute Kristian Gianfreda ha fatto visita ad uno dei team impegnati sul territorio, per un progetto che è solo una delle tante azioni previste dal ‘Piano Locale di Contrasto al Gioco d’azzardo patologico’ e che da anni vede istituzioni, terzo settore e associazioni culturale impegnati nella sensibilizzazione ai rischi connessi al gioco d’azzardo, ponendo una sempre maggiore attenzione all’azzardo on line e alle giovani generazioni.
“La sempre più bassa età dei giocatori e la sempre maggiore presenza di insidie nascoste nel web sono infatti i due aspetti che più incidono sull’evoluzione del fenomeno della dipendenza cronica dal gioco d’azzardo – commenta l’assessore Gianfreda – Non a caso il Piano dedica particolari risorse alla formazione e alla sensibilizzazione già a partire dalle scuole. Il tema è complesso, perché quando si tratta di gioco d’azzardo e giovani il più delle volte non si parla di una ricerca di guadagni facili a fronte di una situazione economica difficile, che è abitualmente la prima molla e causa scatenante. Nel caso dei più giovani spesso la ricerca dell’azzardo on line nasce da altri fattori o nasconde altre implicazioni: ogni ragazzino o ragazzina può accedere con  il proprio smartphone a giochi o app all’apparenza innocui che in realtà rimandano a siti di scommesse o simili. A volte quello che viene vissuto come un gioco diventa sfida, una ricerca di adrenalina, il segnale di un disagio emotivo, famigliare, personale. Lo sfondo comune è una dipendenza, questa sì diffusissima, all’uso dei dispositivi digitali, ai social network, alla dimensione virtuale della vita che se non governata è capace di avere impatti profondi e pesanti sulla vita reale. Perché se è vero che i giovanissimi sono maestri nell’uso pratico di smartphone & co., spesso né loro né tantomeno i genitori o educatori, sono capaci di cogliere con altrettanta chiarezza i pericoli e le insidie che la rete nasconde”