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arrestato l'aggressore

Lite tra coinquilini, 22enne accoltellato alla schiena

In foto: le gazzelle dei carabinieri davanti al tribunale
le gazzelle dei carabinieri davanti al tribunale
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 ago 2024 17:01 ~ ultimo agg. 29 ago 11:53
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Una banale lite tra coinquilini è degenerata in una vera e propria aggressione, con un 22enne portato in ospedale dopo aver ricevuto due coltellate alla schiena. E’ successo ieri sera (martedì) a Riccione, all’interno di una abitazione in viale Bressanone in cui vivono due fratelli senegalesi di 14 e 22 anni, con i rispettivi genitori, e un connazionale di 32 anni insieme al padre.

Ad essere accoltellato per fortuna in maniera superficiale è stato il 22enne, dopo un diverbio piuttosto acceso con il coinquilino di 10 anni più grande. Tutto sarebbe scaturito, secondo il racconto dei presenti, da alcune luci di casa prima accese e poi spente. In particolare il maggiore dei due fratelli avrebbe rimproverato il coinquilino di avergli spento la luce senza motivo. Gli animi si sono scaldati in fretta: i due si sono presi a maleparole, poi l’improvvisa aggressione. Il 32enne avrebbe dato uno schiaffo al 22enne, che a sua volta ha reagito colpendolo in testa con il joystick della PlayStation.

Il più grande dei senegalesi allora è corso in cucina e ha afferrato un coltello con un lama di oltre 20 centimetri. Intuendo il pericolo, il 22enne è corso in bagno e passando dalla finestra è uscito in giardino. Quando l’aggressione sembrava terminata, il 32enne ha raggiunto il coinquilino, l’ha gettato a terra e l’ha accoltellato due volte alla schiena, poi avrebbe tentato di soffocarlo. Le urla del fratello minore dell’aggredito e l’arrivo di un vicino hanno convinto l’aggressore a mollare la presa e tornare in casa.

In viale Bressanone sono arrivate due pattuglie dei carabinieri di Riccione, che hanno per prima cosa messo in sicurezza l’area, poi sono entrati nell’abitazione. Il 22enne era spaventato, la maglia sporca di sangue. L’aggressore non ha opposto resistenza e, una volta condotto in caserma, ha spiegato ai militari di essersi solo difeso. Una versione che non ha retto e che non gli ha evitato l’arresto per lesioni personali aggravate dall’uso di un’arma e dal vincolo della convivenza e per minacce aggravate dall’uso di un’arma, oltre alla denuncia a piede libero per porto di oggetti atti ad offendere senza motivo fuori dall’abitazione. Il 22enne, invece, è stato soccorso dal personale del 118 e medicato al pronto soccorso di Riccione. Se la caverà con 7 giorni di prognosi. Sia lui che il fratello minore hanno parlato di una convivenza tesa con il connazionale – che è incensurato e lavora come panettiere – nonostante abitassero tutti nella stessa casa ormai da cinque anni. I rispettivi genitori al momento della violenta lite non erano presenti.

Questa mattina il 32enne senegalese è comparso in tribunale per la direttissima, accompagnato dal suo difensore, l’avvocato di fiducia Giovanni Collura. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il suo trasferimento in carcere, in attesa della prossima udienza fissata il 30 settembre.