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per i cristiani perseguitati

Dieci anni di 'Appello all'umano'. Il papa scrive al comitato Nazarat

In foto: una preghiera in piazza
una preghiera in piazza
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 13 ago 2024 19:15 ~ ultimo agg. 21:03
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Con l’Appello all’umano del 20 agosto alle 20.30 in piazza Tre Martiri con la recita del rosario, saranno dieci anni da quando, nell’agosto 2014, è nato l’appuntamento di preghiera per i cristiani perseguitati che ha già realizzato 120 edizioni.
“L’iniziativa, che aveva ed ha a cuore la solidarietà verso i fratelli cristiani discriminati, perseguitati a causa della loro fede e la pace – spiegano i promotori del Comitato Nazarat – è nata non tanto perché non sapessimo né volessimo fare altro ma perché riteniamo che il nostro migliore contributo sia quello di chiedere e accogliere il dono della pace che viene dall’alto. Non sono infatti i nostri unici sforzi che potranno contribuire alla giustizia e al dialogo fra gli uomini e i popoli. Questo, in forza del ricordo di quanto abbiamo sentito dire al servo di Dio Luigi Giussani, che “la forze che cambiano il corso della storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”. Così ci ritroveremo in piazza Tre Martiri martedì 20 agosto alle ore 20,30 (non come di consueto alle 21, per permettere ai presenti di poter partecipare allo spettacolo inaugurale del Meeting). Sarà con noi anche il vescovo di Rimini monsignor Nicolò Anselmi.
In questi 120 appuntamenti abbiamo pregato, cantato, ascoltato testimonianza portando in piazza a Rimini complessivamente migliaia di persone in questo gesto “sui generis” che, nato dal basso, via via si è allargato ad altre città e comunità monastiche e religiose dell’Italia e all’estero. Sono inoltre stati raccolti decine di migliaia di euro per sostenere anche materialmente le famiglie e le persone diventate bisognose di tutto, per la guerra e anche il pesante embargo, come quello che la UE, Stati Uniti e altre forze occidentali hanno votato contro la Siria. Embargo che, lungi dal colpire realmente il regime, ha invece messo letteralmente in ginocchio, la popolazione civile”.
Tra le le testimonianze di riconoscenza e di plauso ricevute in questi dieci anni, la più eclatante e recente è quella di papa Francesco, che ha indirizzato una lettera autografa a Marco Ferrini, coordinatore del comitato Nazarat. Il Papa scrive: “Grazie per la testimonianza di amabile carità, di vicinanza e specialmente di unione al dolore delle popolazioni ferite dall’ingiustizia, dalla sopraffazione, dall’odio e dall’avidità. L’umanità intera, oggi più che mai ha bisogno della Buona Notizia della pace, e ogni cristiano è chiamato ad annunciarla e a condividerla. Pertanto auspico che quanti aderiscano ai momenti di preghiera, con cuore ardente e colmi di Spirito continuino a farsi promotori di una cultura di rispetto verso tutti, dell’accoglienza e di una fraternità inclusiva, dove ciascuno possa gustare il pane della comunione e della solidarietà. Vi esorto dunque ad invocare l’aiuto della Vergine Maria, Madre del Soccorso, affinché sia lei ad accoglierci sotto il suo manto e a sostenerci nella prova”. Infine il Papa benedice quelli del comitato e coloro che prenderanno parte alla felice ricorrenza del decennale. La firma è un semplice e fraterno “Francesco”.
Concludono i promotori: “Anche padre Bahjat Karakach, il francescano attualmente parroco della comunità latina di Aleppo, che abbiamo incontrato più volte e in qualche caso è venuto lui stesso a pregare in piazza con noi, ci ha scritto un messaggio, in cui si legge fra l’altro: “la vostra solidarietà ci ha riempito il cuore di gioia e di speranza. Con l’accoglienza che ho sperimentato personalmente ogni volta che ci siamo incontrati, avete inteso abbracciare tutti i siriani e soprattutto i cristiani, che io servo con passione”.