Circa otto chili di cocaina nascosti nel frigorifero, sotto dei pallet e dietro le piastrelle della cucina. E’ il carico di droga sequestrato l’altro ieri dalla Guardia di finanza di Rimini, che ha perquisito da cima a fondo l’abitazione di un 44enne albanese, imprenditore nel settore dell’immobiliare, residente nella zona di Sant’Aquilina. Scovati tra armadi, cassetti e scaffali in diverse zone della casa anche 80mila euro in contanti, ritenuti il provento dell’attività illecita. Non solo, perché i finanzieri hanno rinvenuto anche svariati astucci di monete rare, da collezione e celebrative, e orologi di lusso (un Cartier, un Rolex e un Hamilton dei quali al momento è in corso l’autenticità).
Tutti oggetti, secondo chi indaga, che l’imprenditore albanese avrebbe comprato con i soldi derivanti dalla cessione della cocaina. Un modo per ripulire il denaro sporco, insomma. Infine nel corposo sequestro figurano anche 35 munizioni calibro 12, detenute senza la necessaria autorizzazione, per le quali l’albanese è stato denunciato a piede libero. Terminata la perquisizione, autorizzata dalla Procura di Rimini, il 44enne è stato arrestato e condotto nel carcere dei Casetti, dove mercoledì mattina, alla presenza del suo difensore, l’avvocato Massimiliano Orrù, si terrà l’interrogatorio di convalida davanti al gip di Rimini, Vinicio Cantarini.
Le indagini nei confronti dell’imprenditore erano partite nel dicembre del 2023, quando a San Benedetto del Tronto fu fermata una Jeep Renegade, condotta da un albanese di 25 anni, residente a Rimini, che trasportava 2 chili di cocaina. Dagli elementi raccolti, sarebbero emersi gravi elementi indiziari a carico del connazionale 44enne, sospettato di custodire, nella propria abitazione, grossi quantitativi di sostanze stupefacenti. Una sorta di grossista per altri spacciatori della Riviera, secondo gli inquirenti. Mercoledì potrà chiarire la propria posizione davanti al gip.