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Carpi-Rimini 2-2, le pagelle di Cesare Trevisani

COLOMBI 6. Primo tempo con un paio di tiracci centrali, con l’aggiunta dei disimpegni di piede sui quali è una sicurezza, anche quando Gorelli spara indietro un paio di appoggi un po’ robusti. Poco da fare sui due gol, purtroppo la sua manata sul secondo manda fuori giri Longobardi.

LONGOBARDI 6. Pulito e tempestivo. Da quella parte il Carpi lavora meno perché trova pochissimi spazi, anche per merito suo. È il più vispo sull’angolo numero 4 di Falbo a incornare il vantaggio. Balbetta un po’ in avvio di ripresa e nel finale non riesce a precedere Saporetti.

LEPRI 6. La linea è sempre alta, spesso a metà campo e quando il Carpi gira bene la palla capita di correre all’indietro e sbrogliare con l’uomo addosso. Se la cava senza fronzoli e coi gomiti alti. Gerbi lo fulmina sul cross che porta al pareggio. Mancava una copertura, ma si poteva fare meglio. Mezz’ora finale sotto pressione, senza sbavature

GORELLI 6. Si parte a ritmi coi quali fatica e i tre uomini avanzati emiliani gli saltano subito addosso. Qualche pasticcio e anche un paio di chiusure di mestiere; poi un giallo per i motivi di cui sopra. Quando arriva Fall si accendono lampadine rosse, soffre ma non cade.

FALBO 6. È Tcheuna il pericolo iniziale, col Carpi che sventaglia dalla sua parte e rincorrere il ventenne per lui è sempre un affanno, anche perché il Rimini decide di accettare quel rischio. Quando la gara s’aggiusta, porta a casa il compito, senza guizzi.

MEGELAITIS 6,5. Dieci minuti iniziali di sofferenza, poi inserisce la marcia giusta e lo trovi sia a sparecchiare che e a usare le posate di marca. Prova anche a buttarsi dentro e gli arriva la palla buona sul destro che spara fuori. Lavora molto.

LANGELLA 6. Lucido e concreto, ha molto campo intorno da gestire e fatica fin quando il Carpi ha il pepe sulla coda. Poi s’aggiusta. Ripresa un po’ anonima ma c’è sempre se va portato equilibrio. Quando il Rimini prende in mano la partita, in avvio di ripresa sale anche lui, peccato quel gran destro preso da Sorzi.

GARETTO 7. Inzucca alto da angolo dopo otto minuti. Positivo e tonico con addosso abiti nuovi: meno guastatore e più propositivo. Decisivo il suo aiuto per assorbire i pericoli sull’esterno. Lavora al buio, ma la sostanza è tanta. C’è anche un cross che atterra sulla traversa nella ripresa e poi la stoccata del secondo gol. Gara di livello alto.

MALAGRIDA 7. Conquista l’angolo del gol e soprattutto mette trappole a Tcheuna che finalmente si ferma dopo una mezzoretta arrembante. In generale ha la gamba giusta e le idee per mettere sabbia nel gioco del Carpi. In avvio di ripresa va verso la porta e il destro viene deviato in angolo e poi ancora due volte nel cuore dell’area non trova il colpo risolutore. Peccato, erano tre buone occasioni. Sprinta fino all’ultimo secondo, generoso e spesso imprendibile.

PARIGI 6. Soffre le mani addosso di Zagnoni, ma combatte fino a saltarne fuori. Peccato che in una mischia ad inizio ripresa non riesca a dare la zampata giusta. Prende ingiustamente il primo giallo della stagione, ma a compiere il fallo era Malagrida. Lascia al 20’ della ripresa.

CIOFFI 7. Galleggia fra la voglia di tenere basso Tcheuna e la necessità di coprire, col risultato che non riesce a far bene una delle due cose. Dopo il cooling break passa a destra nel tridente e beneficia di Longobardi. Riparte forte e nella ripresa schianta il fianco sinistro del Carpi accelerando, senza pause. Confeziona palle buone a ripetizione e chiude con l’assist del secondo gol.

UBALDI 6. Ravviva la linea d’attacco. C’è anche lui nel mischione che porta al raddoppio.

SEMERARO SV. Diventa quinto a sinistra.

CINQUEGRANO SV. In campo per contrastare i traversoni a cui ricorre il Carpi nel finale.

Cesare Trevisani

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