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tentato omicidio a rivabella

Ubriaco e molesto, poi la tentata rapina: i motivi dietro l'aggressione del 37enne

In foto: le gazzelle dei carabinieri davanti al tribunale
le gazzelle dei carabinieri davanti al tribunale
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 24 lug 2024 19:38 ~ ultimo agg. 25 lug 10:50
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La Procura di Rimini gli contesta di aver colpito al capo una sola volta, con un casco da motociclista, un tunisino di 37 anni con l’intenzione di ucciderlo. Agli arresti domiciliari è finito un riminese di 35 anni, a cui i carabinieri hanno notificato ieri (martedì) un’ordinanza cautelare firmata dal gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli. Secondo le indagini dei militari dell’Arma della Stazione di Viserba, che hanno visionato anche le telecamere di videosorveglianza presenti a Rivabella, il riminese, difeso dall’avvocato Giuliano Renzi, lo scorso 13 luglio avrebbe volontariamente voluto dare una lezione al tunisino che, ubriaco e molesto, aveva prima infastidito alcuni passanti e poi cercato di rapinare un uomo dello zaino.

Il nordafricano, da poco uscito dal carcere dei Casetti di Rimini, aveva l’obbligo di firma nel comune di Santarcangelo. Nella tarda serata di sabato scorso, in evidente stato di alterazione psicofisica, dovuto con tutta probabilità all’abuso di alcol, ha infastidito numerosi clienti di uno stabilimento balneare e di un’esercizio pubblico a Rivabella. Poi, dopo una prima chiamata ai carabinieri di Rimini da parte dell’indagato, che segnalava il comportamento molesto del tunisino, quest’ultimo, alla rotonda tra via Toscanelli e viale XXV Marzo 1831, ha rifilato due testate ad un passante cercando di strappargli lo zaino che aveva sulle spalle. Dopodiché è entrato in un vicino minimarket dove ha prelevato due bottiglie di birra senza pagare. Qualche minuto più tardi il nordafricano si è ritrovato davanti il riminese, che lo aveva seguito a debita distanza. Tra i due c’è stato un breve conciliabolo, al termine del quale il 35enne gli ha sferrato un violento colpo in testa con un casco da moto. Colpo che lo ha fatto crollare al suolo. Nella caduta il tunisino – che risulta indagato per tentata rapina e lesioni – ha sbattuto violentemente la testa contro il marciapiede ed è rimasto a terra privo di sensi mentre il riminese – come affermano i carabinieri – si allontanava senza chiamare i soccorsi.

Per il gip la condotta dell’indagato, che ha alle spalle quattro denunce (l’ultima delle quali per lesioni personali) è apparsa come “una vera e propria spedizione punitiva con esito fortemente lesivo”. Infatti il 37enne tunisino, a seguito del violento colpo ricevuto, ha riportato plurime e gravi emorragie oltre ad un serio trauma cranico e alla frattura delle ossa nasali e mandibolari. E’ tuttora ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena in Rianimazione, con prognosi riservata. L’interrogatorio del riminese è stato fissato venerdì mattina in tribunale.