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Temperatura media cresciuta di quasi due gradi in 30 anni. Il dossier de ilMeteo.it

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 24 lug 2024 15:50 ~ ultimo agg. 25 lug 10:41
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Neanche la provincia di Rimini, nonostante l’affacciarsi sul mare, sfugge al caldo estremo. I dati emergono dal dossier realizzato da ilMeteo.it per il Corriere della Sera. Vengono analizzati 40 anni di dati sul clima in Italia, dal 1985 al 2023, in particolare cinque parametri: temperatura media annuale, anomalia della temperatura media mensile, notti tropicali, giorni di gelo e caldo estremo (vedi il rapporto). 

Dal dossier emerge che nel riminese le notti tropicali, ovvero le notti in cui l’asticella non scende sotto i 20 gradi Celsius, sono state 108 nel 2022, 85 nel 2023 e, secondo le previsioni, saranno 96 nel 2030. Ad onor di cronaca erano tante anche agli inizi degli anni 90. Interessante anche la temperatura media durante l’anno che nel 2022 è stata di 15,1, e del 15,5° nel 2023. Andando più indietro, negli anni Novanta, era di 13,8° C: un’eccezione fu il 1994 quando salì a 14,6°. L’aumento delle notti tropicali e dei giorni di caldo estremo va di pari passo con la diminuzione dei giorni di gelo, quelli con minima inferiore a zero gradi: a Rimini nel 1993 erano 61, nel 2023 sono stati 11, solo 6 nel 2022.

Allargando lo sguardo alla regione: L’Emilia-Romagna e in particolare Bologna e l’Emilia sono la zona d’Italia che si è surriscaldata di più insieme al Reatino.

Sono gli anni dal 2015 in avanti a registrare le anomalie più forti (calde): un segno inequivocabile di un cambiamento climatico in atto che sta già presentando il conto in molte città.

L’assessore Anna Montini approfitta per qualche riflessione: “Alla luce di questo mutamento, le realtà urbane hanno e devono giocare un ruolo da protagoniste in questa transizione, equipaggiandosi e adottando le soluzioni necessarie ad alleviare le conseguenze dell’impennata della temperatura. Su questo fronte, come Rimini, penso che abbiamo investito in maniera davvero importante nel contesto di un arricchimento degli spazi verdi e tanto altro”.

La Montini cita il il PSBO e il Parco del Mare che nei giorni ha catturato anche l’interesse della Capitale, con l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Veloccia, che è arrivato a Rimini per studiare l’intervento e adottarlo come modello in vista della riqualificazione del lido di Ostia.

Il futuro sostenibile delle nostre comunità è continuare ad investire sia in interventi che favoriscano l’adattamento dei centri urbani ai cambiamenti climatici sia in quelli di mitigazione. Penso alla de-impermeabilizzazione del suolo attraverso la rimozione di cemento e asfalto e con l’utilizzo di materiali drenanti, aspetto virtuoso anche del nuovo piano dell’arenile o di progetti specifici come la riqualificazione che da piazzale medaglie d’oro porta in città”.

C’è poi il tema di potenziare le aree verdi e della sostenibilità energetica: “Su questo, ad esempio, stiamo lavorando tanto: la dichiarazione di fattibilità e di pubblico interesse della proposta di partenariato pubblico privato che le Società Plangreen 2E Srl e Plangreen Srl hanno presentato al Comune nel settembre 2023 per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico ne è una testimonianza. La proposta, in particolare, prevede la progettazione, la realizzazione e la gestione per un periodo di tempo pari a 20 anni di 6 impianti fotovoltaici da collocare su edifici o su aree di proprietà comunale per la produzione di energia da fonte rinnovabile e la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a servizio dei cittadini di cui il Comune di Rimini sarà promotore”