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Traffico in centro storico

Smog, controlli di Arpae in via Ducale. Il comitato lancia un appello al PD

In foto: le scritte sul mezzo di Arpae
le scritte sul mezzo di Arpae
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 25 lug 2024 18:39
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Sono scattate a fine giugno le rilevazioni di Arpae sulla qualità dell’aria in via Ducale. Le operazioni si concluderanno il 30 luglio per riprendere poi nel periodo invernale. A chiedere il monitoraggio era stato già nel novembre del 2022 il Comitato Rione Clodio ma, si legge in una nota, il via libera da parte del Comune (visto che Arpae non può agire in autonomia) è avvenuto solo dopo una Pec di sollecito inviata dai cittadini “coinvolgendo – si legge – anche la Procura della Repubblica e il Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri“. Finalmente il 16 maggio scorso il Comune ha autorizzato Arpae ad effettuare le rilevazioni che sono iniziate a fine giugno con termine al 30 luglio e verranno ripetute nel periodo invernale.
Il braccio di ferro tra comitato e amministrazione per la scelta di quest’ultima di mantenere su via Ducale il traffico di attraversamento monte/mare va avanti ormai da anni. “Le pubblicazioni scientifiche che dimostrano i rischi alla salute provocati dal traffico, in particolare nei Canyon stradali come il nostro, sono moltissime – spiega il Comitato –. Proprio ieri i giornali hanno pubblicato uno studio americano che dimostra che l’esposizione agli inquinanti dell’aria, alle polveri sottili e in particolare al Pm2,5 provoca alterazioni delle connessioni cerebrali, con conseguenti disturbi dell’attenzione e delle capacità cognitive in particolare negli adolescenti“.
Il comitato di dice colpito dai messaggi riportati sul mezzo utilizzato per il monitoraggio, che spiegano i rischi derivanti dall’esposizione alle polveri sottili. “Uno dei messaggi consiglia “ridurre l’uso dell’auto” – dicono i residenti – speriamo che questo invito raggiunga la sensibilità del nostro Sindaco Sadegholvaad che al contrario ha deciso di portare le auto in via Ducale che fino al 2019 non c’erano e conseguentemente di sacrificarci per garantire la transitabilità del traffico di Rimini. Tra l’altro il traffico nel doppio senso di marcia di fronte al Ponte di Tiberio, nostro monumento nazionale, non è sicuramente un bel biglietto da visita per i turisti che lo visitano e fanno foto ricordo in mezzo alle auto“.
Siamo solo 100 famiglie – scrive il Comitato rivolgendosi al sindaco – per cui dal punto di vista del mero consenso elettorale contiamo poco; tuttavia, il partito a cui Lei appartiene esprime dei valori come l’equità sociale, non lasciare indietro nessuno e l’etica nei comportamenti che nel nostro caso sono sicuramente non rispettati. Per queste ragioni ci rivolgiamo pubblicamente anche al Partito Democratico che ha la maggioranza in Consiglio Comunale, che sulla nostra vicenda si è sempre astenuto dal prendere un minimo di posizione, affinché solleciti il Sindaco a ricercare soluzioni per risolvere il grave disagio che subiamo da cinque anni“.