Passeggeri che non hanno mai potuto completare il loro viaggio, macerie e dolore dappertutto. Si avvicina un altro anniversario della strage di Bologna, quando il 2 agosto del 1980 una bomba scoppiò alle 10.25 nella sala d’attesa della stazione del capoluogo emiliano. E tra quelle valigie bianche che 85 volontari porteranno verso le destinazioni che quelle vittime innocenti non hanno mai raggiunto, c’è anche quella, simbolica, che ha portato a termine il viaggio della riminese Flavia Casadei, partita da Rimini quel sabato 2 agosto del 1980 per raggiungere Brescia dove l’aspettava uno zio, e dove non arrivò mai, vittima della bomba scoppiata alla stazione di Bologna dove attendeva la coincidenza.
Dopo la proiezione in piazza Maggiore a Bologna dello scorso anno, il film di Giulia Giapponesi “Quel dolore non è immobile”, realizzato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime e il Teatro dell’Argine, andrà in onda su Rai3 la sera del 2 agosto, per poi essere disponibile gratuitamente sulla piattaforma RaiPlay.
“Si tratta – spiega Emma Petitti dell’Assemblea Legislativa che ha curato il progetto – di una grande opportunità per tutto il grande pubblico del servizio televisivo di non perdere la memoria. Il film racconta la storia di 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare. Con loro una valigia bianca, testimone di una memoria che continua, consegnata una volta arrivati “a destino” a un passante, una famiglia, un sindaco, raccontando della strage e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione“.
“Uno strumento, quello del linguaggio narrativo legato al teatro e al cinema con cui come Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna rinnoviamo il nostro impegno per la verità e per la giustizia. Prima del corteo, incontrerò i famigliari e le istituzioni per ribadire il nostro impegno per verità e giustizia, e far sì che la memoria del 2 agosto 1980 sia per tutti noi un monito e un impegno”.