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Morosità all'11%

Morosità negli alloggi popolari. Acer cambia per combattere il "mostro"

In foto: la presidente ad interim di Acer, Claudia Corsini
la presidente ad interim di Acer, Claudia Corsini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 27 lug 2024 17:49 ~ ultimo agg. 28 lug 16:57
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Una nuova procedura per la gestione delle morosità. Acer Rimini ha deciso di stabilire regole più puntuali e definire con maggior precisione le risorse umane ed economiche necessarie. Il passaggio è stato formalizzato attraverso un’apposita delibera da parte del Consiglio di amministrazione. Le novità scatteranno subito, dal lunedì 29 luglio. L’obiettivo è combattere quello che la presidente ad interim Claudia Corsini definisce un “mostro” sia in termini economici sia in termini di equità tra inquilini. Il punto di partenza della procedura è la suddivisione degli utenti tra “attivi” e “cessati” con un controllo trimestrale della morosità: gennaio, aprile, luglio, ottobre per il comune Rimini mentre marzo, giugno, settembre, dicembre per gli altri Comuni. Sarà prevista anche una forma di comunicazione degli elenchi di utenti morosi per i Comuni che ne facessero richiesta. In caso di utenti attivi (quindi ancora in alloggio), una volta verificata la situazione di morosità, partiranno le attività di sollecito, diffida, messa in mora ed eventuale procedura di sfratto. Per quelli cessati invece, se si tratta di crediti inferiori ai 2500 euro e scaduti da oltre sei mesi, si potrà procedere (come già accade) con la loro cassazione senza ulteriori accertamenti. Se invece l’importo è superiore si dovrà avviare il recupero crediti stragiudiziale con un legale di fiducia o una apposita società. L’indice di morosità per gli alloggi Acer nell’ultimo triennio varia tra il 9 e l’11%. Al 31 dicembre 2023 gli sfratti risultavano 130. Circa 2500 gli alloggi a disposizione in provincia con un turnover molto basso (il 5%). Migliaia invece le persone in lista d’attesa per un appartamento.

«La morosità è un mostro da combattere – dichiara la presidente ad interim di Acer Rimini Claudia Corsini, sia in termini economici sia in termini di equità tra inquilini. Da qualche mese, infatti, si è proceduto a studiare una prassi che tenesse insieme una visione di valutazione ecosistemica della morosità non perdendo di vista, però, la necessaria attività di controllo e di avvio dei procedimenti di decadenza. Grazie al rinnovo del Protocollo con la guardia di finanza e la possibilità di avere accesso alla banca dati ISEE, si stanno intercettando tutte quelle situazioni ritenute dubbie e attivando tutti i controlli e le procedure necessarie. Questa prassi, oltre a garantire maggiore comunicazione con i comuni, nasce con l’intento di intercettare sin da subito eventuali fragilità non solo economiche di chi è all’interno dell’edilizia pubblica o sociale ed intervenire, attraverso i servizi sociali comunali, in un’ottica di protezione. Il tutto, garantendo che il diritto alla casa sia compiuto anche attraverso l’attivazione delle procedure di riscossione coattiva e di sfratto».