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Imprenditrice picchiata dal compagno, che le sottrae 10mila euro

il tribunale di Rimini

Una convivenza scandita da insulti (“Non vali nulla”, “Sai solo cucinare”, “Non rompere sennò finisci male”) e botte, quella che ha come persona offesa una imprenditrice del Riminese, che si è vista costretta a denunciare il compagno, un 53enne riminese, per maltrattamenti, lesioni personali e utilizzo indebito di strumenti di pagamento. L’uomo, infatti, secondo quanto sostiene la donna, avrebbe effettuato a sua insaputa, in due mesi, 11 prelievi con il bancomat della società di cui lei è amministratore, per un importo complessivo di 10mila euro.

I presunti maltrattamenti, invece, sarebbero iniziati quattro anni fa e continuati fino al gennaio di quest’anno, quando l’imprenditrice ha deciso di troncare la relazione e denunciare il compagno. Nell’ambito di un rapporto burrascoso, spiccano due episodi particolarmente violenti. Il primo datato agosto 2023: il 56enne, nel corso di una discussione, avrebbe scaraventato l’imprenditrice a terra per poi trascinarla per i capelli in bagno e prenderla a calci. Il secondo, più recente, risalente al gennaio di quest’anno: sempre durante una lite, il riminese l’avrebbe afferrata per i capelli e colpita al volto con alcuni pugni, cagionandole delle policontusioni refertate in pronto soccorso con una prognosi di 15 giorni. 

Chiuse le indagini, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha chiesto il rinvio a giudizio del 53enne riminese, difeso dall’avvocato Giuseppe Cancelliere. Il gup di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha fissato l’udienza preliminare il prossimo 26 novembre. L’imprenditrice, che potrebbe costituirsi parte civile in un ipotetico processo, si è rivolta all’avvocato Mauro Crociati.

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