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partendo dal libro di don Battaglia

Il cardinal Zuppi ospite di un incontro al Grand Hotel di Riccione

In foto: il cardinal Zuppi al Meeting
il cardinal Zuppi al Meeting
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 1 ago 2024 11:03 ~ ultimo agg. 10:32
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Un dialogo, sulla presenza cristiana nel mondo, nel cuore dell’estate riccionese e della Riviera. Protagonista dell’incontro sarà il cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. L’appuntamento è per domani, venerdì 2 agosto, alle 21.15, al Grand Hotel di viale Gramsci 23.

L’incontro è promosso dall’Associazione Riccionese “Amici di Andrea Aquilano”, in collaborazione con la Confraternità di San Girolamo e della S.S.Trinità.

Al centro della serata – che ha il Patrocinio del Comune di Riccione – la presentazione del libro di don Roberto Battaglia “Ritornare all’origine. Uno sguardo di speranza di fronte alla fine della cristianità” (Cantagalli editore), con la prefazione del cardinale Zuppi.

“Facciamo fatica tutti a comprendere – scrive Zuppi nella prefazione al libro – la fine della cristianità, pensando che così finisce anche il cristianesimo, mentre è esattamente il contrario”. Don Luigi Giussani, prosegue il cardinale, “ha iniziato a capirlo quando ancora era forte tanta cristianità e poteva nascondersi in questa, gestendola. Intuì che mancava la storia, il Cristo, l’origine vera che genera vita nel presente”.

L’appuntamento del 2 agosto sarà un’importante occasione per riflettere sulla presenza dei cattolici nella società odierna, come è stato recentemente rilanciato a Trieste in occasione della cinquantesima “Settimana Sociale dei cattolici in Italia”, dove è intervenuto Papa Francesco.

“Siamo portatori – ha detto Zuppi a Trieste – di voglia di comunità, in una stagione in cui l’individualismo sembra sgretolare ogni costruzione di futuro e la guerra appare la soluzione più veloce ai problemi di convivenza. I cattolici in Italia desiderano essere protagonisti nel costruire una democrazia inclusiva, dove nessuno sia scartato o venga lasciato indietro. Anche per questo dobbiamo essere più gioiosamente e semplicemente cristiani”.