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Giochi e carte contraffatti

Fiamme Gialle in negozi del centro di Rimini: 170.000 articoli sequestrati

In foto: i controlli delle Fiamme Gialle
i controlli delle Fiamme Gialle
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 6 lug 2024 10:35 ~ ultimo agg. 17:26
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Alcune attività del centro storico di Rimini, gestite da cittadini stranieri, sono finite nel mirino delle Fiamme Gialle impegnate nel contrasto alla contraffazione. I militari della Guardia di Finanza sono partiti dal controllo di due negozi all’interno dei quali hanno rinvenuto e sequestrato oltre 21 mila articoli tra accessori di abbigliamento, portachiavi, carte collezionabili da gioco e accessori per telefonia, tutti riproducenti noti loghi come Nike, Apple, Nintendo, Walt Disney, Pokemon. Nessuno però originale. Da questa prima operazione, incrociando i dati ed effettuando pedinamenti e appostamenti, i finanzieri sono risaliti ad altre due attività commerciali, situate sempre nel centro storico di Rimini, operanti nella vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli vari. I nuovi controlli hanno permesso di sequestrare addirittura 150 mila prodotti contraffatti tra giocattoli, carte, portachiavi e accessori d’abbigliamento e telefonia con marchi fasulli come Gucci o Louis Vuitton. A fare la parte del leone però sono state le carte dei Pokemon, tanto amate dai più piccoli ma collezionate anche dagli adulti: oltre 75 mila quelle contraffatte che sono state scovate. Si tratta di carte che appassionati e collezionisti possono arrivare a pagare anche migliaia di euro, se si tratta di quelle più rare e quasi introvabili. Un mercato in espansione che può arrivare a fruttare anche somme ingenti di denaro e che, proprio per questo, ha attirato sempre di più l’attenzione dei falsari. Le Fiamme Gialle hanno in corso accertamenti sulla provenienza dei prodotti che comunque sembrerebbero arrivare dalla Cina. I titolari delle quattro attività commerciali sono stati  denunciati a piede libero per contraffazione marchi e ricettazione. La Guardia di Finanza evidenzia come la contraffazione non danneggi solo il mercato sottraendo opportunità a chi lavora nel rispetto delle regole, ma rischia di mettere anche in pericolo la salute dei consumatori. Molti dei prodotti sequestrati, venduti a basso costo e privi degli appositi controlli di sicurezza, erano infatti destinati anche a minori di tre anni.