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Attesa per la VIA

Eolico. Futuro Verde: provincia apra un tavolo per le compensazioni

In foto: il progetto eolico riminese
il progetto eolico riminese
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 4 lug 2024 11:46 ~ ultimo agg. 15:50
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Entrambi i progetti romagnoli per l’eolico offshore, dopo un lunghissimo iter, sono alle battute conclusive per la Valutazione di Impatto Ambientale. Sul sito del MASE i provvedimenti per l’hub energetico Agnes Romagna 1 e 2 (che parte da Ravenna e si estende fino a Rimini nord) e per la centrale eolica di Energia Wind 2020 risultano alla firma del Ministero della Cultura. Quest’ultimo progetto, che insiste nel tratto di Adriatico tra Rimini e Cattolica con 51 aerogeneratori tra le 12 e le 20 miglia nautiche dalla costa, prevede a regime un potenza di 330 MW con una produzione annuale di 710 GWh (circa il consumo elettrico di una città da 120mila abitanti). Nel parere ministeriale si chiede alla società di valutare, al momento della stesura del progetto definitivo, se esistano alternative tecniche (al momento però assenti) che consentano, a parità di resa, un minor numero di pale, un loro allontanamento o una minore altezza per limitare l’impatto sul paesaggio. Non una prescrizione però ma la richiesta di una verifica arrivata in particolare dalla soprintendenza delle Marche. Una volta ottenuta la VIA, partirà la fase per la concessione dell’autorizzazione a costruire che potrebbe tradursi in un ulteriore anno di attesa. Nelle scorse settimane intanto il ministro all’ambiente ha firmato il decreto Fer 2 che intende sostenere la realizzazione di 4,6 GW di impianti di energia rinnovabile con una serie di aste pubbliche, attese per fine anno. Per accedere, i progetti devono aver ottenuto la Valutazione di Impatto Ambientale. Un’occasione importante per dare gambe agli impianti Agnes ed Energia Wind che attendono quindi l’ok definitivo il prima possibile. L’avanzare dell’iter torna poi a sollevare il dibattito locale. E se il progetto riminese continua a non convincere gli operatori del turismo e parte della politica (in primis le onorevoli riminesi di Fratelli d’Italia) dall’altro c’è chi chiede un’accelerata: l’associazione Futuro Verde, ad esempio, sollecita la provincia a convocare un tavolo con i comuni riminesi interessati per individuare misure di “compensazione” con la società: in primis valutare la possibilità di mantenere sul territorio una quota di energia ad un prezzo convenzionato. Alcuni comuni hanno già fatto pervenire ad Energia Wind alcune richieste che vanno dall’efficientamento di edifici pubblici all’elettrificazione della linea Metromare.

La nota di Futuro Verde Aps

Il Patto per il Lavoro e il Clima approvato dalla Regione Emilia Romagna e sottoscritto dalla Provincia di Rimini fissa l’ambizioso obiettivo di arrivare al 100% di energie rinnovabili entro il 2035.
Sia a livello nazionale che a livello locale siamo molto lontani da questi obiettivi. In provincia di Rimini appena il 12,7% di energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili, dato 2023, contro una media regionale del 24,3% e nazionale del 41,6%. Abbiamo bisogno di una radicale svolta. L’occasione può essere data dalla realizzazione del parco eolico in mare, davanti alla nostra costa, del quale si parla da diverso tempo, ma la cui realizzazione è ancora incerta, poiché non è ancora arrivata l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente, competente in materia di Valutazione di Impatto Ambientale. Da quanto è dato sapere, tuttavia, sembra essere prossima la firma del Ministro.
Successivamente all’ottenimento della V.I.A., si avvierà l’iter per la concessione dell’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio dell’impianto stesso, e quindi della produzione di energia.
L’impianto prevede la costruzione di 59 aerogeneratori in grado di produrre 330 megawatt di energia elettrica da immettere nella rete nazionale. Crediamo che attraverso specifici accordi tra le parti, si possa far in modo che una parte dell’energia possa essere utilizzata all’interno del nostro territorio, acquistandola ad un prezzo convenzionato.
Riteniamo che la Provincia, che ha avviato le analisi propedeutiche del Parco eolico, possa avere un ruolo importante nell’individuare misure di “compensazione” per il territorio che possano andare dall’aumento della quota di energia rinnovabile prodotta in loco ad altri interventi compensativi (infrastrutture o altro) che abbiano valore in termini di sostenibilità e innovazione.
Chiediamo pertanto che la Provincia convochi, prima possibile, un tavolo di lavoro che insieme ai Comuni coinvolti, tutti i soggetti interessati e la nostra Associazione, individui gli obiettivi da raggiungere ed il percorso amministrativo migliore per conseguirli.