Solo l’autopsia, che verrà effettuata nella giornata di lunedì a Cremona, potrà fare luce sulle esatte cause della morte di Stefano Del Re, ma soprattutto dell’ex moglie Lorena Vezzosi, la coppia di Santarcangelo deceduta nella notte tra giovedì e venerdì a Casalmaggiore, dopo che la loro auto si è inabissata nel Po. Non si sarebbe trattato di un tragico incidente, bensì di un gesto volontario. Del Re era alla guida, mentre Vezzosi lato passeggero. Il sospetto di chi indaga è che la 51enne fosse già morta. L’ex marito, invece, come riscontrato dalle immagini delle telecamere della Polisportiva Amici del Po, sporge un braccio fuori dal finestrino, come a voler cercare un appiglio o forse per impedire all’auto di incagliarsi nelle imbarcazioni ormeggiate. La donna, invece, resta inerme. Era priva di sensi? O addirittura era già morta? Interrogativi a cui dovrà dare risposte certe l’autopsia. Va detto, però, che da una prima ispezione cadaverica sul corpo della Vezzosi non c’erano ferite evidenti.
Intanto la Procura di Cremona, in stretto contatto con quella di Rimini, ha aperto un fascicolo come atto dovuto, al momento contro ignoti, per omicidio. Anche i carabinieri delle due città svolgendo indagini e accertamenti tecnici in sinergia. L’appartamento dove viveva Vezzosi, in via Terranova a Santarcangelo, è stato posto sotto sequestro e ispezionato da cima a fondo, anche con l’utilizzo del luminol per rilevare eventuali tracce di sangue, anche lavato o rimosso. Accertamenti anche nella stanza del residence dove alloggiava Del Re. Ogni ipotesi allo stato attuale resta aperta: dal gesto volontario fino al femminicidio-suicidio.
“I figli minori della coppia, entrambi adolescenti, sono stati affidati ai nonni dai servizi sociali, ma stiamo valutando – spiega il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti – eventuali misure di solidarietà per le quali sono già arrivate proposte dalla comunità. Per testimoniare invece il cordoglio della città, le bandiere del municipio da oggi sono a mezz’asta”.