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garante dei detenuti

Codice ristretto per i detenuti, consegnato a Rimini e in tutti gli istuti della regione

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di Stefano Rossini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 19 lug 2024 10:59 ~ ultimo agg. 29 lug 15:06
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Giovedì mattina (18 luglio) è stato consegnato nel carcere di Rimini e nelle strutture di tutta la Regione il CODICE RISTRETTO, una guida sui percorsi alternativa alla detenzione carceraria, a tutti i detenuti. L’obiettivo di questa iniziativa curata dal Garante dei detenuti della Regione Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri, è aiutare il detenuto a districarsi nel complicato sistema dei percorsi esterni al carcere (liberazione anticipata, lavoro esterno, permessi speciali, affidamento in prova, detenzione domiciliare, semilibertà ecc.).

A consegnarlo ai detenuti nel carcere di Rimini la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti con la consigliera regionale Nadia Rossi, il garante locale Giorgio Galavotti, oltre ad Annalisa Calvano, Susanna Megna e Martina Montanari della Camera penale, l’imam Mauro Ballabio e Viola Carando della Caritas.

La presidente dell’Assemblea legislativa regionale Emma Petitti, dal carcere di Rimini, ha ribadito l’impegno della Regione Emilia-Romagna su questi temi: “La Regione Emilia-Romagna vuole essere protagonista in questo processo che guarda alle tutele dei più deboli: diventa quindi fondamentale fornire ai detenuti strumenti utili a informarsi su quelli che sono i percorsi alternativi al carcere. Sappiamo, ad esempio, quanto i progetti di inclusione lavorativa possano apportare benefici concreti a ogni livello, per creare le condizioni affinché la persona possa costruirsi un progetto di vita. Solo attraverso percorsi che mirano alla rieducazione possiamo poi pensare di contribuire in modo efficace a risolvere una condizione, come quella del sovraffollamento, che mina soprattutto la dignità e la qualità di vita di chi si trova in carcere”.

“Oggi sono tornata al carcere di Rimini per consegnare, insieme a una delegazione guidata dal garante dei diritti dei detenuti locale Giorgio Galavotti, il Codice ristretto dei diritti dei detenuti – dichiara Nadia Rossi, consigliere regionale – Un vademecum di facile lettura realizzato su iniziativa del Garante regionale dei detenuti con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e che spiega ai detenuti quali sono i loro diritti e quali le pene alternative alla reclusione e le modalità per accedervi.

Un simbolo, certo, ma non solo.

Quella di oggi non è un’iniziativa spot, ma una tappa di un percorso che vede insieme le istituzioni locali e regionali, i garanti, le camere penali, il personale carcerario e i detenuti stessi per migliorare la vita in carcere e le occasioni di reinserimento sociale e lavorativo una volta che lo si lascia. L’ho detto ai detenuti che abbiamo incontrato oggi: serve l’apporto di tutti, compresi loro, per rendere la nostra società un posto migliore. E la pena, proprio come è previsto dalla nostra Costituzione, deve essere rieducativa. Se perde questa natura, non ha più significato se non quello repressivo, che però poco ha a che fare con una società sana”.

Consegna del codice ristretto ai detenuti della casa circondariale di Rimini