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Cau nel mirino

Aumentano gli accessi ai Pronto Soccorso. Snami: riorganizzazione bocciata

In foto: il Pronto Soccorso dell'Infermi
il Pronto Soccorso dell'Infermi
di Redazione   
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lun 1 lug 2024 17:00 ~ ultimo agg. 17:53
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Resta critica la situazione dei Pronto Soccorso della Romagna dove gli accessi continuano ad aumentare. E con l’avvio dell’estate i disagi si potrebbero impennare.
Guardando ai numeri resi noti nel comitato aziendale dell’Ausl Romagna, emerge che negli ospedali del territorio gli accessi ai pronto soccorso generali sono passati dagli 87.503 del periodo gennaio – aprile 2023 ai 92.388 dello stesso periodo 2024. Una crescita del 5,6%. Aumentano invece dell’8,4% (da 41.450 a 44.936) gli accessi ai pronto soccorso specialistici. Unico dato in controtendenza quello relativo ai Punti di Primo Intervento che scendono da 23.187 a 6.665 (-71,3%). Molte di queste strutture hanno però lasciato spazio ai nuovi Centri di Assistenza e Urgenza (CAU). Un aspetto che il sindacato Snami evidenzia con forza. “Nonostante il tentativo maldestro di aggiustare la statistica inserendo nel calderone “pronto soccorso” gli accessi ai PPI (che però, guarda caso, sono stati sostituiti dai CAU, servizio di continuità assistenziale) – commenta il vicepresidente regionale e presidente riminese Pietro Pesaresisi evidenzia il dato drammatico che boccia definitivamente la riorganizzazione territoriale.
La nascita dei CAU aveva infatti tra gli obiettivi quello di provare a sgravare i pronto soccorso dei codici bianchi e in parte verdi (i più numerosi). Al momento, dati alla mano, un risultato ancora difficile da realizzare.