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da presentare ai candidati

Affitti brevi. Rimini sta con Lepore: serve una legge regionale

In foto: Juri Magrini
Juri Magrini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 lug 2024 15:11
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Affitti brevi: non bastano le politiche messe in atto dalle singole amministrazioni per arginare il fenomeno, ma serve sviluppare una legge regionale da presentare al futuro candidato alla presidenza della Regione. L’assessore riminese Juri Magrini appoggia la proposta già avanzata in questo senso dal sindaco di Bologna Lepore. Anche a Rimini, soprattutto in estate, sta diventando un problema l’esplosione degli affitti brevi, con conseguente azzeramento di appartamenti da dare in locazione a famiglie, single e soggetti fragili. Le politiche portate avanti fino ad ora, dal patto per la casa all’aumento dell’imposta di soggiorno per queste realtà, non sono sufficienti, per cui serve adottare a livello nazionale e regionale  azioni forti e decisive.

 


“Siamo in piena stagione estiva, e, oltre agli elementi, anzi tanti elementi positivi, non si può nascondere sotto il tappeto l’ormai annosa questione della persistente difficoltà nel conciliare la proliferazione degli affitti brevi con la pressante domanda di alloggi da parte di famiglie, single e soggetti vulnerabili. Un problema che si sta diffondendo a livello nazionale e globale, e che si fa sentire particolarmente nei territori a forte vocazione turistica e universitaria come Milano, Firenze, Bologna e, data la sua ‘fisionomia’, anche Rimini. Si tratta di una ferita aperta internazionale che ovviamente non può essere rimarginata puntando sull’operato virtuoso e lo slancio proattivo di una singola amministrazione: un solo violino non può suonare una sinfonia completa.
Come Comune di Rimini, ci stiamo muovendo da tempo per provare a riequilibrare la disponibilità di affitti a lungo termine, ma è pleonastico dire che in solitaria, con i nostri singoli strumenti e possibilità di manovra a disposizione, non possiamo andare troppo lontano, ma avanzare solo alcuni passi. Passi che abbiamo fatto: da una parte il percorso intrapreso in sinergia con la Regione Emilia-Romagna del Patto per la Casa allo scopo di agevolare il match tra proprietari di appartamenti e aspiranti affittuari, dall’altro lato l’erogazione di contributi sociali per l’affitto alle famiglie economicamente più fragili. E ancora, l’aumento nel bilancio dell’aliquota dell’imposta di soggiorno per le locazioni a breve termine (con un ulteriore scatto dal 4% al 5% del corrispettivo), con un innalzamento della tariffa da 0,70-1 a 1,50 sino a 2 euro per i pernottamenti effettuati in unità abitative come B&B, case per ferie o appartamenti vacanze, per citare alcune misure intraprese in questi ultimi anni.
Ecco io credo che ora in Italia sia necessario adottare una decisione forte, decisiva. E su questo mi trovo d’accordo con il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, quando dice che serve mettere in piedi un gruppo di lavoro dedicato per analizzare a fondo la questione e sviluppare una legge regionale – che funga da modello legislativo nazionale – da presentare al futuro candidato alla presidenza della Regione, per fare del tema della casa e degli affitti un pilastro della campagna elettorale e a seguire del programma amministrativo e politico della giunta che si insedierà in via Aldo Moro. Affrontare l’uso eccessivo e scorretto di queste locazioni brevi deve diventare una priorità assoluta per preservare la coesione sociale e l’uguaglianza”.