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A Santarcangelo il presidio in ricordo Lorena e contro tutti i femminicidi

il minuto di raccoglimento

Si è svolto mercoledì sera nel centro di Santarcangelo il presidio in ricordo Lorena Vezzosi e contro tutti i femminicidi. Lorena è stata uccisa lo scorso 4 luglio dall’ex marito Stefano Del Re che poi si è tolto la vita gettandosi nel Po con l’auto dove c’era anche il corpo di Lorena. I due, che lasciano due figli minori, avevano vissuto a Santarcangelo. Il presidio, ospitato dal Festival dei Teatri, è stato promosso dall’associazione Rompi il Silenzio insieme al Comune di Santarcangelo e ha visto la partecipazione di associazioni e sindacati.

Dopo le letture legate al tema della violenza contro le donne a cura delle volontarie del gruppo “Teatriamo, il presidio si è concluso con un minuto di raccoglimento osservato da tutti i presenti in memoria di Lorena Vezzosi e di tutte le vittime di femminicidio.

Per contribuire alla raccolta fondi a sostegno dei figli di Lorena Vezzosi è possibile effettuare un versamento ai Servizi sociali dell’Unione di Comuni Valmarecchia utilizzando queste coordinate bancarie: Iban IT76G0899568100000000028115, RIVIERABANCA CREDITO COOPERATIVO DI RIMINI E GRADARA S.C. “Solidarietà femminicidio Vezzosi”.

Il sindaco Filippo Sacchetti sottolinea come tutta la comunità di Santarcangelo si sia stretta in ricordo di Lorena Vezzosi, con tante persone che hanno lanciato un messaggio forte contro la violenza alle donne. “Ci siamo stretti in un abbraccio collettivo intorno alla famiglia e ai figli di Lorena, per dimostrare che la comunità c’è ed è pronta ad accogliere e sostenere tutte le donne vittime di violenza, affinché non si sentano sole, affinché abbiano una via di scampo, un’ancora di salvezza per reagire alle violenze, fisiche, psicologiche ed economiche. Se sappiamo che qualcosa non va, se vediamo difficoltà e sofferenza, non voltiamoci mai dall’altra parte”.

“Ci fa piacere vedere tante persone questa sera perché significa che il nostro lavoro è sostenuto dalla collettività e che la nostra opera di sensibilizzazione sulla violenza sta dando i suoi frutti” ha detto la presidente di Rompi il Silenzio, Roberta Calderisi. “Viviamo all’interno di una cultura maschilista ancora forte e diffusa, in cui una certa prevaricazione sulle donne viene considerata normale. In questo contesto, è importante per le donne saper riconoscere le violenze di tutti i tipi, perché il femminicidio è solo la punta di un iceberg”.

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