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In spiaggia. tutti contro tutti

Spiagge, AgCom porta Misano al Tar. Ue: da concessioni derivano perdite

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
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mar 25 giu 2024 11:59 ~ ultimo agg. 17:40
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Tra i 21 comuni italiani chiamati dall’AgCom davanti al Tar c’è anche quello di Misano. Oggetto del contendere la proroga di un anno delle concessioni balneari senza indire le gare pubbliche. Una decisione che fa seguito alle diffide che l’Autority aveva inviato nei mesi scorsi alle amministrazioni comunali che si erano avvalse della proroga tecnica disposta dalla legge 118/2022 del governo Draghi. Tra queste, c’era anche il comune di Rimini che però non figura nella lista dei 21 perché nel frattempo ha avviato l’iter per le evidenze pubbliche. Intanto domani, mercoledì, la Camera dei deputati valuterà la richiesta di Fratelli d’Italia di sollevare il conflitto di attribuzione in Corte costituzionale sulle ultime sentenze del Consiglio di Stato in materia di concessioni balneari: lo scorso 20 maggio infatti il Consiglio aveva nuovamente dichiarato illegittima la proroga di un anno e ribadito la necessità per tutti i Comuni costieri di indire le procedure selettive, ritenendo i titoli scaduti il 31 dicembre 2023. La settimana seguente il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti aveva presentato una richiesta formale al presidente della Camera, chiedendo di sollevare il conflitto di attribuzione in Corte costituzionale sulle sentenze del Consiglio di Stato. Dall’Europa però continuano ad arrivare segnali precisi. In un breve passaggio contenuto nel documento di accompagnamento alle raccomandazioni presentate dalla Commissione europea insieme all’intero pacchetto economico, l’Ue di fatti ribadisce che il sistema delle concessioni balneari deve essere sostituito da un nuovo sistema di assegnazione utile alla concorrenza e rispettoso delle normative comunitarie. Inoltre, analizzando il sistema di tassazione nazionale e gli introiti per le casse dello Stato, l’Ue scrive che “si osservano significative perdite di entrate in relazione alle concessioni pubbliche, comprese le spiagge”.