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Premio Slow a Santarcangelo per D(i)ritti a tavola

Un progetto di inclusione sociale che passa dalle cucine del mondo e dalla tavola come simbolo di pace, dialogo e solidarietà tra le persone: è “D(i)ritti a tavola”, diversi appuntamenti che da due anni allietano i palati e le menti delle persone curiose verso le altre culture che convivono a santarcangelo. Nato con la sindacatura di Alice Parma, il testimone della manifestazione è passato simbolicamente al neo sindaco Filippo Sacchetti, nella forma del premio Città Slow, ricevuto all’annuale assemblea dell’omonima associazione. E’ stato lo stesso sindaco a darne notizia, ricevendo il trofeo a nome della cittadinanza, degli enti locali, delle scuole, delle cooperative e delle associazioni che in questi due anni si sono impegnate a organizzare incontri culturali e gastronomici accanto ai laboratori scolastici, nei quali i sapori e le sapienze culinarie di Romagna hanno incontrato i costumi dei numerosi popoli che ora abitano il territorio.

Una botta d’orgoglio anche per la Cooperativa sociale Cento Fiori che ha partecipato attivamente alla realizzazione delle due manifestazioni finanziate dalla Regione Emilia Romagna, con le sue educatrici Fatima Berrima, Monica Ciavatta, Cristina Fabbri, Federica Soglia, impegnate insieme ad enti locali e soggetti del Terzo settore nel realizzare i calendari con il coinvolgimento delle persone accolte a Santarcangelo nell’ambito del progetto nel progetto Sistema Accoglienza e Integrazione (Sai) dell’Unione Unione Comuni Valmarecchia, gestito dalle cooperative sociali Il Millepiedi e Cento Fiori.

A questi soggetti e al Comune di Santarcangelo che ha fatto da capofila, si sono impegnati la Fondazione Culture Santarcangelo, A.P.S. Valmarecchia Comunità Solidale, Associazione nazionale Partigiani d’Italia. Tutti uniti dalla finalità di agevolare la conoscenza e il dialogo, sensibilizzare la cittadinanza e le persone coinvolte sui temi della pace e del rispetto.

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