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incidente probatorio

Omicidio Pierina, è battaglia sui test del Dna

In foto: La Scientifica durante gli accertamenti nel garage condominiale
La Scientifica durante gli accertamenti nel garage condominiale
di Redazione   
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mar 18 giu 2024 20:39 ~ ultimo agg. 19 giu 10:41
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Nelle indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli ora la sfida è sui test del Dna. Perché i tempi e i modi di come sono stati “contaminati” i reperti della scena del crimine racconteranno molto su come sono andate le cose la sera del 3 ottobre in via del Ciclamino. Ne sono convinti gli esperti a cui la difesa di Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio della 78enne, si è rivolta.

L’avvocato Riario Fabbri ha infatti chiesto la collaborazione della nota criminologa Roberta Bruzzone. L’esperta ha preparato i quesiti che tra stasera e domani (mercoledì) l’avvocato Fabbri presenterà all’ufficio del gip contestualmente alla richiesta di incidente probatorio. “Chiederemo di ampliare sia in termini temporali che di modalità i test clinici”, ha precisato l’avvocato Fabbri. Significa che sui 15 reperti in mano al medico legale incaricato dalla Procura e quindi alla polizia scientifica, la difesa vorrà sapere anche come è avvenuta la contaminazione e a quando eventualmente questa risalga.

La contaminazione che si sta cercando, ovviamente, è il Dna di Louis Dassilva e la richiesta della difesa è quella di sapere come ci è eventualmente finito sulla borsa, sui vestiti o sulla biancheria intima della vittima e, soprattutto, quando. Sempre che il Dna dia una risposta affermativa, perché nella battaglia dei test di laboratorio ciò che non c’è a volte vale di più di ciò che si trova.