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"serve piano del commercio"

Negozio di caramelle in viale Ceccarini. La preoccupazione della minoranza

In foto: preparativi per l'apertura
preparativi per l'apertura
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 20 giu 2024 11:36 ~ ultimo agg. 14:34
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Preparativi in corso su viale Ceccarini per l’apertura di un negozio di dolciumi al posto di quello di Bata, che ha già messo in allarme i commercianti della zona preoccupati per il cambiamento dell’offerta del salotto. Ai negozianti si uniscono Stefano Paolini, consigliere di Fratelli d’Italia ed Elena Raffaelli della Lega che ricorda un testo di regolamento a cui aveva messo mano quando era assessore.

Stefano Paolini: “Povero viale Ceccarini, come ti hanno ridotto. I problemi relativi alla sicurezza persistono, ma ora si aggiungono autorizzazioni di aperture concesse senza il minimo criterio approfittando di una legge Bersani che consente al settore non alimentare di fare ciò che vuole. Prima che diventi una casbah, il salotto va preservato da ogni tipo di assalto: al posto di Bata calzature vediamo sorgere oggi un negozio di caramelle e dolciumi in stile minimarket. Ma perché succede questo? Perché manca da sempre un piano del commercio e mancano anche limitazioni precise tali da frenare la possibile invasione di attività che non hanno nulla a che vedere con la tradizione del viale. Il non alimentare è alla mercé di chiunque a meno che il Comune non intervenga con dei deterrenti o, meglio con delle proposte, penso per esempio a qualche sconto su tasse varie nei confronti di chi apre nel segno della continuità e della tradizione. Noi siamo pronti a confrontarci con l’Amministrazione comunale suggerendo consigli per un Piano del Commercio che non può essere ancora dimenticato. Bisogna fare in fretta, però. Intanto intervenendo con limitazioni alle metrature nel quadrilatero del centro, dal porto a piazzale Cesare Battisti, pensando anche ad un dialogo con i proprietari dei negozi sui criteri di concessioni degli spazi in affitto proponendo incentivi a patto che si rispetti il tipo di merceologia che il centro e viale Ceccarini in particolare hanno sempre offerto. E poi sollecitiamo maggiori controlli. Sappiamo per certo che esistono negozi che hanno murato il bagno: uno se ha necessità deve chiedere ospitalità altrove. Non è possibile e non è nemmeno legale. Ma chi deve intervenire per gli accertamenti del caso dov’è?

 

Elena Raffaelli: “Il problema dell’apertura di esercizi commerciali non adeguati a zone circoscritte di rinomate località turistiche o ai pregiati centri storici di tante città italiane risale a qualche anno fa e ha prodotto regolamenti locali anche molto severi e restrittivi. Come ha ben ricordato Maurizio Metto, presidente del Consorzio di viale Ceccarini, negli anni in cui ho ricoperto il ruolo di assessore ho messo mano a un testo di regolamento per evitare che nel ‘salotto buono’ di Riccione potessero insediarsi attività incoerenti con l’alta qualità dei due viali Ceccarini e Dante. Quel testo aveva appena iniziato la fase di verifica in Soprintendenza, quando si è insediata la Giunta Angelini. Da allora c’è stato il buio assoluto. Il sindaco Daniela Angelini aveva promesso di procedere su questa strada ma ancora non si vede alcun risultato. Credo che la linea conduttrice di ogni regolamento in questo settore debba essere la qualità. Non interessa chi sia il soggetto che apre un esercizio commerciale o di somministrazione, ma è indispensabile che le nuove attività inneschino un processo di crescita e offerta al rialzo e non al ribasso. Riccione non può perdere la sua fama conquistata negli anni di alta qualità dell’offerta del suo centro turistico che deve essere mantenuta in ogni suo aspetto, sia sul piano gastronomico, che dal punto di vista commerciale e dell’estetica. Sarebbe un errore senza ritorno consentire l’insediamento di esercizi purchessia ritardando, forse volutamente, la redazione di un regolamento ad hoc. L’obiettivo è arginare degrado e perdita di competitività mantenendo vivo con adeguati sostegni e progetti l’appeal della Riccione degli anni d’oro”.