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Confronto acceso in consiglio

Incompatibilità Renata Tosi, voto rinviato. Chiesto parere al ministero

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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 28 giu 2024 16:07
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Un dibattito molto acceso a cui ha assistito un pubblico altrettanto vivace. Non poteva essere altrimenti a Riccione dove in consiglio comunale giovedì sera era atteso il primo step dell’iter sulla eventuale incompatibilità della consigliera Renata Tosi. Tutto è legato a tre cause penali che riguardano la ex sindaca nel periodo del suo mandato. La compagnia assicuratrice Roland, con la quale il Comune ha stipulato la polizza di tutela legale, ha negato il rimborso delle spese legali per un totale di 86.000 euro. Alla Tosi è stato chiesto di sanare la situazione, restituendo l’ammontare, ma ciò non è avvenuto e, stando al testo unico degli Enti Locali, chi ha una lite pendente col comune non può rivestire il ruolo di consigliere. A meno che il contenzioso non sia nato nell’espletamento del mandato. L’aula giovedì era chiamata, come spiegato dal presidente del consiglio Simone Gobbi (che ha parlato di “atto dovuto“), a votare la sussistenza o meno della causa. Il primo passo di un iter ancora lungo. Ma, dopo un’ora di animata discussione, tutto è stato rinviato. A sollevare la questione pregiudiziale, chiedendo il ritiro della pratica, era stata la consigliera della Lega Elena Raffaelli evidenziando come i procedimenti giudiziari che coinvolgono la Tosi riguardino Trc e divieti di balneazione e siano quindi legati alla sua attività amministrativa. Un aspetto, il cui termine tecnico è “esimente”, che non viene invece riportato nella pratica. La minoranza ha lamentato poi l’assenza della documentazione richiesta e relativa a rimborsi e altri analoghi provvedimenti negli ultimi 30 anni di vita amministrativa riccionese. La tesi è che si tratti di un attacco politico alla Tosi e non di un atto dovuto. “Non si vuole eliminare nessuno” ha detto la sindaca Daniela Angelini ripercorrendo la vicenda fin dai suoi albori. Tutto è partito, ha spiegato, quando nel settembre 2022 la Guardia di Finanza si è presentata all’ufficio risorse finanziarie chiedendo conto delle spese sostenute dall’Ente a favore degli esponenti della precedente amministrazione comunale (quella guidata dalla Tosi). Sono quindi emerse le spese legali (86.000 euro) per i tre procedimenti riguardanti la ex sindaca. “In uno dei casi non è stata assolta – ha ricordato la Angelini – in un altro il giudice ha ritenuto che fosse imputata come privata cittadina mentre in un altro è ancora a giudizio.” L’attuale amministrazione avrebbe chiesto alla Tosi di sanare la situazione debitoria ma avrebbe incontrato la sua opposizione e nel momento in cui c’è un rifiuto scatta la presunta incompatibilità. Una ulteriore accelerata si sarebbe registrata nel periodo di gestione commissariale. Ma tutto, come detto, resta in sospeso. Il presidente e la segretaria comunale Giuseppina Massara (più volte chiamata in causa dai consiglieri) hanno infatti convenuto dopo oltre un’ora di dibattito di chiedere un parere al Ministero dell’Interno. 

Incompatibilità Renata Tosi, voto rinviato. Chiesto parere al ministero