Ex Questura, si avvicina il momento delle ruspe. L'accordo arriva in Commissione
La proposta di delibera per lo schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi è stata depositata e sarà discussa mercoledì in III Commissione Consiliare.
La proposta di accordo arriva a seguito dei confronti che, dopo una lunga fase di scintille e accuse reciproche, si sono susseguiti negli ultimi mesi tra l’Amministrazione e Ariminum Sviluppo Immobiliare, la società titolare dell’immobile acquisito all’asta nel 2021 a seguito del fallimento della società Dama. La proposta contiene una significativa revisione del precedente progetto presentato da Asi nell’ambito della richiesta di partecipazione all’accordo di programma per la riqualificazione dell’area.
Il progetto presentato da ASI prevedeva funzioni per un totale di 26.865 mq comprendeva 13.865 mq residenziale e 6.500 mq commercio destinato ad una media struttura di vendita e pubblici esercizi.
Con delibera del 28/02/2023 la Giunta comunale di Rimini dava atto che in relazione alla proposta formulata da ASI non sussisteva un interesse pubblico rilevante a tal punto da promuovere un accordo di programma specifico in variante alla strumentazione urbanistica. Lo strumento dell’accordo di programma prevedeva che, anche a fronte del coinvolgimento dei privati, fosse l’Amministrazione promotrice a valutare il rilevante interesse pubblico della proposta, elemento imprescindibile dell’accordo. A seguito dei confronti intercorsi tra le parti, si è giunti alla condivisione di una nuova proposta che rivede le superfici precedentemente previste per la struttura di vendita e il residenziale privato.
La nuova proposta si incardina sugli iter urbanistici e di riqualificazione urbana che ricadono nel comparto, a partire dal Programma integrato di edilizia residenziale sociale (PIERS) per la realizzazione nell’area di un complesso abitativo di edilizia sociale e popolare.
L’accordo attuale oggetto della proposta prevede:
– 4.940 mq di commercio e piccola quota di pubblici esercizi e servizi accessori (rispetto ai 6.500 mq precedenti), con la realizzazione di parcheggi auto interrati e parcheggi a raso per bici e moto. La struttura avrà una superficie di vendita massima di 1.500 mq.
– 8.200 mq di residenziale e una piccola quota di servizi accessori; dotazioni pubbliche totale 31.113 mq; 22.051 mq parcheggi pubblici, verde attrezzato e nuova viabilità; 9.062 area per lo sviluppo del progetto ERS.
Attualmente le aree pubbliche sono pari a 13.535 mq comprensive di verde viabilità e parcheggi. Si andrà quindi a più che raddoppiare le dotazioni pubbliche (oltre 17mila mq in più)
Le previsioni del Masterplan potranno subire aggiustamenti nelle fasi di attuazione dell’Accordo (permesso di costruire convenzionato in deroga e accordo di programma), tranne che per le dimensioni e le quantità relative alla struttura di vendita, che sono invece definite in maniera vincolante nell’accordo.
L’intervento si articolerà in due fasi. Il primo stralcio prevede l’integrale demolizione dell’ex questura, che potrebbe arrivare nel giro di poche settimane, e successivamente la realizzazione dell’intervento pubblico consistente negli alloggi previsti nel PIERS e dell’intervento privato consistente nella realizzazione della medio-piccola struttura di vendita; Il secondo stralcio prevede la realizzazione del secondo intervento privato: residenziale ed una piccola quota di esercizi commerciali di vicinato e pubblici esercizi.
Con l’accordo ASI si impegna a procedere alla demolizione dell’ex questura immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo art. 11, demolizione che si dovrà concludere prima del rilascio del permesso di costruire convenzionato in deroga per la struttura commerciale. ASI inoltre si impegna a cedere gratuitamente le aree occorrenti alla realizzazione del PIERS e a sostenere i costi di riprogettazione degli interventi ERS-ERP. Infine rinuncerà ai contenziosi attivati nei confronti dell’Amministrazione Comunale. L’Amministrazione Comunale si impegna invece a rispettare un timing nel rilascio delle diverse autorizzazioni e permessi richiesti, in modo da garantire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del procedimento.