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Lavori al via nel 2025

Ex Colonia Enel, ultimo via libera in Regione. La palla passa al comune

In foto: consiglieri alla ex colonia Enel
consiglieri alla ex colonia Enel
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 giu 2024 12:55 ~ ultimo agg. 15:13
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Con il via libera in Assemblea Legislativa alla variante cartografica proposta dalla giunta, termina il percorso in Regione per la ex colonia Enel di Rimini. Ora la palla passa al comune che al suo posto ha in mente di realizzare uno spazio verde e servizi per i cittadini. L’immobile, declassato da “Colonia marina di interesse storico-testimoniale di limitato pregio architettonico” a “Colonia priva di interesse storico-testimoniale”, potrà essere demolito permettendo così la riqualificazione dell’area. La procedura di esproprio inizierà in autunno subito dopo l’approvazione del piano dell’arenile mentre l’intervento di riqualificazione dovrebbe partire nel 2025.

La delibera è stata portata avanti in modo coordinato e veloce col Comune di Rimini – commenta la consigliera regionale riminese del Pd Nadia Rossi. La Regione ha mantenuto le tempistiche promesse nella commissione Territorio riunita in trasferta proprio nel comune romagnolo a fine maggio. Il provvedimento riguarda un tema molto delicato per la costa. È necessario ridisegnare la destinazione di queste strutture che non possono rappresentare un buco nero, alla luce degli investimenti fatti per riqualificare la costa e le strutture alberghiere. E’ importante che nella prossima legislatura quest’Aula ripensi al tema colonie per valorizzare la nostra costa. L’ex colonia Enel sarà demolita e al suo posto sarà realizzato uno spazio verde con servizi, perfettamente integrato col Parco del mare”.

La colonia ex Enel, costruita nel 1950, presenta caratteristiche solo parzialmente simili a quelle anteguerra e le numerose trasformazioni subìte consegnano oggi un fabbricato privo di interesse architettonico. Con ogni probabilità la classificazione originaria, attribuita dagli strumenti urbanistici, non è corretta: lo studio preso a riferimento, infatti, ha erroneamente datato la nascita della colonia al 1932, in piena epoca fascista, data che può aver indotto in errore l’attribuzione di un pregio architettonico e di una valenza storico-testimoniale che di fatto la colonia non ha mai posseduto. A oggi le colonie censite sulla costa romagnola sono circa 250, la maggior parte delle quali in stato di abbandono. La variante prevista per il sito riminese farà da apripista ad altri progetti di recupero.

Con il superamento del vincolo sull’ex colonia Enel abbiamo ufficialmente e finalmente l’opportunità nell’arco si auspica di pochi mesi, di mettere mano ad una ferita della marina riminese – commenta il sindaco Jamil SadegholvaadA differenza di alcune colonie di valore storico, nel caso dell’ex Enel siamo al cospetto di un immobile privo di interesse architettonico e storico e che negli ultimi decenni è stato oggetto di abbandono e fonte di disagi, come più volte lamentato nel tempo dai residenti e dagli operatori della zona, con conseguenze sulla vivibilità e anche sull’immagine turistica. Oggi, grazie anche all’impegno del Consiglio Comunale e alla collaborazione fattiva della Regione Emilia-Romagna e dell’Assemblea Legislativa che oggi chiude il suo mandato, siamo nelle condizioni di cambiare il destino di quell’area: l’idea è quella di arrivare già nei prossimi mesi alla rimozione dell’immobile e procedere parallelamente alla progettazione di uno spazio riqualificato di collegamento alla spiaggia, con funzioni ad uso pubblico, con verde attrezzato, servizi, armonizzato con il Parco del Mare in corso di completamento e in linea con quanto disegnato nel nuovo piano dell’arenile comunale. Un tassello in più per una rigenerazione complessiva che tra riqualificazione urbana, risanamento idraulico, nuove infrastrutture e funzioni nel prossimo biennio vedrà importanti investimenti per tutta l’area di Rimini sud“.