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indagini prorogate

Delitto Pierina, serie di indizi contro Louis in attesa della "prova regina"

In foto: gli investigatori insieme al pm Paci e nel riquadro la vittima
gli investigatori insieme al pm Paci e nel riquadro la vittima
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 giu 2024 19:03 ~ ultimo agg. 28 giu 16:05
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Sarà il professore di genetica medica, presso l’università Tor Vergata di Roma, Emiliano Giardina, a svolgere i cosiddetti accertamenti irripetibili che potrebbero fornire preziosi riscontri per risolvere il giallo di Pierina Paganelli. Domani, a mezzogiorno, nell’aula L al piano terra del palazzo di giustizia riminese, il gip Vinicio Cantarini conferirà l’incarico.

Per conoscere i risultati degli accertamenti tecnici sui reperti sequestrati (la borsa e il portafoglio di Pierina, la gonna e gli slip da lei indossati la sera dell’omicidio, un bisturi, un coltello da cucina e un flacone di liquido lavavetri prelevati dall’appartamento di Louis e Valeria, oltre a un pantalone ginnico e un paio di scarpe appartenenti sempre a Louis) e sui tamponi prelevati dalla vittima, ci vorrà tempo, almeno due mesi. Per questo il gip disporrà la proroga del termine delle indagini preliminari in considerazione della prevedibile complessità dell’incidente probatorio. Gli inquirenti sperano che dagli accertamenti irripetibili possano emergere impronte dattiloscopiche o tracce biologiche di Louis, che però avranno una valenza a diversa a seconda di dove, eventualmente, verranno individuate.

L’indagine nel frattempo proseguirà e il prossimo step prevede l’ascolto di Manuela Bianchi in questura, che forse già entro la fine della prossima settimana verrà convocata negli uffici di piazzale Bornaccini per essere nuovamente sottoposta a sit. Gli inquirenti, che ipotizzano il movente passionale, scaveranno ancora una volta nella relazione extraconiugale avuta con Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio della 78enne. Finora Manuela ha sempre difeso l’ex amante, che però dal canto suo, nel corso dell’interrogatorio di martedì scorso, ha cercato di minimizzare la relazione avuta con la nuora di Pierina. Basterà a convincere gli investigatori a cambiare pista? La sensazione è che la Procura finora abbia messo insieme una serie di indizi non ancora sufficienti a chiudere il cerchio nei confronti del senegalese, che in questi otto mesi ha ribadito con fermezza la sua innocenza: “Non ho ucciso io Pierina perché non avevo alcun motivo per farlo”.