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Delitto Pierina, Louis non cede e ridimensiona il sentimento per Manuela

Louis con l'avvocato Riario Fabbri (foto Migliorini)

Stanco e provato, dopo un interrogatorio durato circa 8 ore. Louis Dassilva, unico indagato per la morte di Pierina Paganelli, continua a professarsi innocente. Non ha ucciso lui con 29 coltellate la 78enne nei garage di via del Ciclamino, né tantomeno lo avrebbe fatto per aiutare Manuela Bianchi. Proprio la relazione extraconiugale tra lui e la nuora di Pierina è stata centrale nelle domande del sostituto procuratore Daniele Paci. Louis, pur confermando di aver continuato a frequentare Manuela anche dopo la morte di Pierina, ha ridimensionato il suo sentimento nei confronti della donna, come ha ribadito anche la consulente Roberta Bruzzone all’uscita ieri dal tribunale: “Non è assolutamente innamorato di Manuela”.

Il 34enne metalmeccanico senegalese avrebbe parlato di incontri intimi più che di una vera e propria relazione sentimentale con Manuela, dipinta come molto più presa di lui. Un tentativo, quello della difesa, di alleggerire la posizione di Dassilva, dal momento che la Procura resta convinta che dietro il delitto ci sia un movente passionale. Louis, secondo gli inquirenti, avrebbe agito per salvare il suo matrimonio e, al tempo stesso, per dare una mano a Manuela, entrata da mesi in conflitto con la suocera. Proprio Manuela, forse già entro la fine della prossima settimana, verrà nuovamente ascoltata in questura come persona informata sui fatti. Gli investigatori vogliono capire se la donna possa essere stata al corrente delle intenzioni di Louis, se non prima, dopo il delitto. Vogliono anche mettere a confronto le dichiarazioni dei due per fare emergere eventuali contraddizioni.

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