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Biagini (Mare Libero) tra concessioni e ordine pubblico: legittimo autorizzare i chiringuiti?

Chiringuitos. L'Amministrazione tira dritto ma il dibattito continua

repertorio

Roberto Biagini, del Coordinamento Nazionale mare Libero, sottopone alle autorità alcune questioni sui chiringuiti e dubbi sulla legittimità della loro attuale situazione a Rimini. “La prima domanda da porsi è come sia possibile autorizzare i “Chiringuiti” come proiezioni dei risto-bar con il consenso degli stabilimenti balneari, se le concessioni demaniali marittime degli uni e degli altri sono sono scadute il 31.12.2023. La seconda è quella, visto che il Comune di Rimini che li ritiene in ogni caso legittimi, del perchè non si siano tenute procedure comparative pubbliche, trasparenti e non discriminatorie che avrebbero dovuto consentire a tutti gli imprenditori, e non solo ai “concessionari scaduti”, di presentare progetti per i “Chiringuiti” dato atto che sono fonti di guadagni autorizzate dal “pubblico”.

“In ogni caso – prosegue Biagini – è bene che la Guardia di Finanza insieme all’ ASL e all’ Ispettorato del Lavoro effettuino i controlli di competenza per verificare quello che succede in tali attività, quali somme di denaro e in quale modo circolano tra “chioschista -effettivo gestore chiringuito – stabilimento balneare che autorizza e soprattutto chi siano, appunto, gli effettivi gestori. Come mai le associazioni di categoria non contestano mai pubblicamente la “concorrenza sleale” di tali attività a danno di tutti i pubblici esercizi “non balneari”, sicuramente “più legittimi” di loro?”.
Il fatto di domenica al bagno 44 (vedi notizia),  per Biagini, “dimostra ancora una volta che con i “Chiringuiti” viene aggravato il compito delle forze di polizia costrette spesso ad intervenire sulla spiaggia la sera, il pomeriggio, la notte come se non avessero problemi più seri a Rimini da affrontare. Comune di Rimini, Questura, Prefettura va bene così?”.

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