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Allarme Cgil Federconsumatori

Azzardo patologico: i numeri di una vera e propria piaga sociale

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 2 giu 2024 12:57
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In Italia una persona su quattro con più di 65 anni ha giocato almeno una volta nella vita e il 16% gioca con frequenza mensile. Lo certificano i dati dell’Osservatorio Gioco d’Azzardo di Nomisma. L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea invece che gli anziani tendono a giocare più frequentemente al Gratta e Vinci, sviluppando dipendenze con le slot machine, le videolottery e le scommesse sportive. Nella provincia di Rimini metà dei pensionati percepisce una pensione inferiore a mille euro al mese. Nonostante questo, la “spesa” media annua per il gioco d’azzardo si aggira intorno ai duemila euro per circa cinquemila persone. In particolare nei comuni di Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano si registrano spese di gioco complessivo annue preoccupanti, comprese tra i 3.000 e i 4.000 euro. Lo scorso 29 maggio, Cgil e Federconsumatori hanno presentato a Roma il “Libro nero dell’azzardo” che offre un quadro dettagliato della situazione anche in Emilia-Romagna. Nel 2023 chi risiede in regione ha speso 4,477 miliardi di euro nell’azzardo online, con una perdita complessiva di 231 milioni di euro. Questo dato rappresenta una crescita preoccupante del 25,7% rispetto al 2021 e del 12% rispetto al 2022. La provincia di Bologna è al 50° posto in Italia per spesa pro capite nel gioco d’azzardo online, con una media di 1.665 euro. Altri comuni della regione, come Zola Predosa e Calderara di Reno, mostrano aumenti significativi, rispettivamente del 5,3% e del 23,7%. Numeri che testimoniano la necessità di sensibilizzare la comunità e promuovere iniziative di prevenzione e contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo. In questo contesto CGIL, Sindacato Pensionati SPI CGIL e Federconsumatori Rimini accendono l’attenzione in particolare sulla popolazione anziana; infatti gli ultra 65enni rappresentano ormai un terzo della popolazione locale e spesso vivono in condizioni di isolamento e solitudine, diventando facili prede di truffe, raggiri e sempre più frequentemente anche del gioco d’azzardo patologico.