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Tre mesi per la demolizione

Area Bassi. Sulle ceneri della "mai" Questura sorgeranno case popolari e commerciale

In foto: l'ex Questura
l'ex Questura
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mer 26 giu 2024 10:21 ~ ultimo agg. 27 giu 12:15
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Dopo la svolta nel rapporto tra l’amministrazione comunale e Ariminum Sviluppo Immobiliare, oggi sono arrivati in commissione consigliare i primi dettagli sul futuro dell’area di via Ugo Bassi. Primo step dell’accordo, ha spiegato l’assessora al demanio Roberta Frisoni, sarà la demolizione immediata (o quasi) dello stabile che avrebbe dovuto ospitare la Questura. “Una ferita da rimarginare” ha detto, esprimendo soddisfazione per essere riusciti a conciliare gli interessi dell’amministrazione e l’urgenza dell’intervento. E se l’accordo di programma inizierà il suo iter in consiglio comunale in autunno, alcuni aspetti dell’accordo stesso saranno anticipati tramite strumenti straordinari: sono quelli riguardanti la realizzazione dei 36 alloggi Piers (che devono essere completati entro il 2026 per rispettare i tempi dettati dalla Regione che ha finanziato il progetto) e il permesso a costruire convenzionato in deroga per consentire ad ASI la realizzazione dell’area commerciale. Entrambe sorgeranno sulle ceneri della ex Questura che sarà demolita in tempi brevi, probabilmente entro l’estate. L’area commerciale sarà complessivamente 4.800 mq, 1.500 di superficie di vendita e il restante per magazzini e aree a servizio (in riduzione di un migliaio di mq rispetto al progetto iniziale della proprietà) e sorgerà sul sedime della ex Questura nella zona più prossima a via Ugo Bassi. Sulla restante parte (verso via Lagomaggio) saranno invece spostati i 36 alloggi popolari. Con la realizzazione del progetto stadio si sarebbero infatti trovati, in base al progetto originario, su un’area di via Lagomaggio inadatta perché troppo a ridosso della curva del nuovo Romeo Neri. L’accordo prevede che ASI, oltre a cedere gratuitamente le aree, si accolli la riprogettazione del Piers per riadattarlo alla nuova collocazione che consentirà anche un accesso autonomo da via Lagomaggio senza interessare l’area commerciale. I costi di riprogettazione si stimano in circa 526.000 euro. Solo dopo la cessione delle aree, sarà rilasciato il permesso a costruire convenzionato. Anche il comune si impegna a rispettare tempi celeri per il rilascio dei permessi.

L’iter

FASE 1. Immediatamente dopo il via libera dal consiglio comunale alla proposta di delibera (la prossima settimana), ASI potrà presentare la CILA per la demolizione dello stabile. Ma non sarà un lavoro semplice, ha spiegato l’ingegner Piacquadio del comune. Visto infatti che si tratta di uno stabile di 24.000 mq con interrati di oltre 4 metri e materiali complessi, serviranno circa tre mesi per la completa demolizione. Toccherà poi al permesso di costruire convenzionato in deroga (con cambio di destinazione d’uso da direzionale a commerciale) e alla cessione da parte di ASI della Aree Piers e degli standard urbanistici. Poi ci sarà un nuovo procedimento unico per la realizzazione dell’opera pubblica. L’iter per questi provvedimenti dovrebbe completarsi per novembre. Nella prima fase è contemplata anche la realizzazione di un parcheggio pubblico su via Ugo Bassi e di un’area verde verso lo stadio.

FASE 2. Definizione dell’accordo di programma per le porzioni residuali riguardanti residenziale, commercio di vicinato, una grande area verde che sorgerà tra il nuovo residenziale e la zona che ospiterà supermercato e alloggi popolari, parcheggi e viabilità (col rifacimento di via Damerini, la realizzazione di una rotatoria all’incrocio con via Bassi e connessioni con la via che costeggia lo stadio)

Nuovo progetto ASI

Insediamenti residenziali mq 8.200

Insediamenti commerciali mq 4.800 (SV mq 1500)

PIERS mq 2.880

Totale mq 15.880 (rispetto ai 35.000 del primo progetto ASI)

La nota stampa

Dalla storica ferita dell’ex Questura all’opportunità di realizzare un nuovo quartiere riqualificato, con funzioni, servizi, aree pubbliche, in una zona centrale e strategica della città. Una prospettiva oggi più concreta grazie allo schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi. Una proposta presentata questa mattina in III commissione consigliare, che ha espresso parere favorevole (nessun voto contrario, tre consiglieri astenuti) ad un accordo che potrebbe consentire di dare una svolta decisiva ad una vicenda che si protrae ormai da 25 anni, frutto di intensi mesi di lavoro e confronto tra l’Amministrazione Comunale e la società privata proprietaria dell’area.
La proposta, che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale già la prossima settimana, si basa infatti su una importante revisione del precedente progetto presentato da Asi nell’ambito della richiesta di partecipazione all’accordo di programma per la riqualificazione dell’area. In particolare l’accordo presenta un ridimensionamento e un bilanciamento delle funzioni previste (commerciale, residenziale, aree pubbliche per verde, parcheggi e viabilità) e l’armonizzazione del progetto dell’area ex questura con gli altri iter urbanistici e di riqualificazione urbana che interessano il comparto: il Programma integrato di edilizia residenziale sociale (PIERS), la riqualificazione dello stadio Romeo Neri, la realizzazione della Cittadella della sicurezza all’ex Caserma Giulio Cesare, nella prospettiva di andare a ridisegnare l’intero quartiere attraverso una visione di insieme.
“Con questa proposta di accordo siamo vicini a sanare una ferita che la città si porta dietro da almeno 25 anni – commenta l’assessora Roberta Frisoni – da quando cioè, nel 1999, fu sottoscritta la convenzione tra Comune e la società Dama, allora titolare dell’area, per la realizzazione di quella che sarebbe dovuta diventare la nuova questura riminese. Stiamo letteralmente parlando di un’altra epoca storica, del secolo scorso: nel mentre è successo di tutto. E tante scelte sono state compiute sopra la testa dell’Amministrazione e dunque dei cittadini, che ne hanno poi subito le conseguenze. È stato da subito un percorso in salita: l’attesa della sigla di un accordo tra Dama e Ministero sempre annunciato e altrettante volte ritardato, i ripetuti solleciti da parte del Comune, l’avvio dei contenziosi verso la società per l’inadempimento al contratto, fino ad arrivare al fallimento della Dama che ha reso se possibile ancora tutto più complicato. E nel frattempo la vergogna della questura è cresciuta di pari passo al degrado dell’area e alla legittima stanchezza dei cittadini, non solo dei residenti”.
“Con l’acquisizione all’asta dell’immobile da parte di Asi tre anni fa si è aperto un nuovo capitolo della storia, anche questo complesso – prosegue Frisoni – che si è nutrito anche di scambi accesi tra le parti. Oggi però siamo nelle condizioni di essere arrivati ad una sintesi che crediamo tenga insieme in maniera equilibrata le esigenze del privato con il perseguimento dell’interesse pubblico. Per noi interesse pubblico è far sì che quel quartiere possa essere sempre più vivibile, servito, accessibile e arrivare prioritariamente all’abbattimento del ‘mostro’ dell’ex questura. Siamo giunti con una dialettica serrata ad un accordo che prevede una sensibile riduzione delle superfici, l’impegno della società alla demolizione immediata dell’immobile e alla cessione al Comune di importanti dotazioni pubbliche per verde, parcheggi, viabilità. Nel complesso possiamo dire di aver avviato un percorso che ci porterà alla riqualificazione dell’intero quartiere, anticipando di fatto il Pug così come fatto con il piano dell’arenile, arrivando alla definizione di un progetto che tiene insieme in maniera armonica Ers, stadio Romeo Neri e cittadella della sicurezza”.
L’intervento si articolerà in due fasi: il primo stralcio prevede la integrale demolizione dell’ex questura e successivamente la realizzazione dell’intervento pubblico consistente negli alloggi previsti nel PIERS e  della realizzazione della medio-piccola struttura di vendita. La seconda fase prevede invece la realizzazione del secondo intervento privato (residenziale ed una piccola quota di esercizi commerciali di vicinato e pubblici esercizi). La demolizione dell’ex questura avverrò immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo.