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allarme lanciato dai residenti

Speronano l'auto della polizia e tentano la fuga. Pianificavano furti in abitazione

In foto: repertorio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 27 mag 2024 17:36 ~ ultimo agg. 28 mag 13:59
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Nella chat contro i ladri, creata dai residenti di via Covignano, delle Fonti e Santa Cristina, ieri (domenica), poco dopo le 13, sono arrivati diversi messaggi che segnalavano la presenza di tre persone sospette che, a bordo di un’utilitaria azzurrina, si fermavano davanti alle abitazioni per controllare se all’interno ci fosse qualcuno. Temendo si trattasse di potenziali ladri, hanno dato l’allarme alla polizia. E in effetti quei due uomini e quella donna stavano effettuando dei sopralluoghi per compiere dei furti in abitazione.

Quando la prima Volante è arrivata all’altezza del Bar Ilde ha subito individuato l’auto sospetta. Nemmeno il tempo di avvicinarsi che l’utilitaria, una Kia di colore blu chiaro, è ripartita a tutta velocità imboccando via delle Fonti. A nulla sono serviti i ripetuti segnali di alt e le sirene accese. Quando l’Alfa Romeo Tonale in dotazione alla questura di Rimini – e da poco inaugurata – ha affiancato la Kia, i fuggitivi hanno sterzato bruscamente speronando e danneggiando la carrozzeria della Volante. Poi, a tutta velocità, hanno percorso a oltre cento chilometri orari una strada sterrata a forte pendenza. Giunti in fondo alla via si sono ritrovati di fronte la recinzione di un campo, così sono saltati fuori dall’abitacolo per continuare la fuga a piedi.

Le altre tre Volanti intervenute in supporto della prima, però, avevano già bloccato le possibili vie di fuga e hanno fermato sul nascere i due uomini e la donna. Si tratta di un 38enne marchigiano, che era alla guida della vettura, e di un 32enne macedone, residente a Rimini, entrambi gravati da numerosi precedenti tra cui, a vario titolo, furto, rapina impropria, ricettazione, evasione, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Per loro è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, mentre la donna, una 27enne umbra, è stata denunciata a piede libero. Nella Kia sono stati sequestrati arnesi da scasso, come una barra di ferro, un cacciavite, una forbice e del filo di ferro.

Questa mattina i due arrestati sono comparsi in tribunale a Rimini per la direttissima, difesi dagli avvocati Andrea Muratori e Sonia Giulianelli. Il giudice ha disposto nei loro confronti l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria in attesa dell’inizio del processo che si terrà il prossimo 8 luglio.