E’ stato assolto perché il fatto non sussiste l’amministratore della società esercente il Conad Superstore Diamante a Cattolica, un 65enne della provincia di Pesaro Urbino, rinviato a giudizio con l’ipotesi di omicidio colposo per la morte del 47enne riminese Umberto Sorrentino.
La notte del 19 aprile 2022 Sorrentino rimase schiacciato a Cattolica sotto un pesante bancale di acqua minerale mentre cercava di rubare alcune confezioni. L’accusa aveva chiesto per il legale rappresentante, difeso dall’avvocato Gian Paolo Colosimo, la condanna a quattro mesi di reclusione. La parte civile costituitasi per i parenti della vittima e rappresentata dall’avvocato Massimo Vico aveva richiesto 700.000 euro di provvisionale a titolo di acconto-risarcimento per i danni morali e materiali. Richieste respinte con la sentenza di piena assoluzione.
Non è stato rilevato un nesso causale tra le condotte astrattamente riferibili alla gestione del responsabile aziendale imputato e l’evento luttuoso. Asportando un quantitativo di acqua minerale pari a un terzo della superficie di appoggio del bancale, secondo il dispositivo le cui motivazione saranno rese note entro 90 giorni la vittima aveva posto in essere un comportamento di volontaria esposizione a pericolo. Il bancale si trovava in un’area pertinenziale al supermercato ma di pubblico accesso.
Tramite l’avvocato Colosimo SOGEAL S.r.l., società esercente del punto vendita Conad in questione, “esprime – fermo restando il massimo ossequio umano per la tragedia occorsa – soddisfazione per il riconoscimento di avere operato, in questo come in ogni altro caso, nelle condizioni di massimo rispetto di ogni regola cautelare per l’incolumità di dipendenti e terzi e in piena osservanza di ogni standard di sicurezza esigibile”.