Doppia tassazione per i pensionati frontalieri. Si apre uno spiraglio
Si apre uno spiraglio per gli ex lavoratori frontalieri impiegati a San Marino, vittime di una doppia tassazione. Il problema sembrava già risolto dopo la convenzione bilaterale del 2013 ma molti degli oltre 2.300 ex frontalieri del riminese alla vigilia del Natale 2022 hanno avuto una brutta sorpresa: si sono visti infatti recapitare una richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rimini, con la quale si chiedeva loro di versare in Italia l’equivalente delle imposte già pagate (alla fonte) a San Marino per di più con sanzioni ed interessi. Ma c’è chi non si è arreso di fronte all’ingiustizia. Il signor Giuliano Brugnoli si è infatti rivolto all’avvocato Clelia Santoro per proporre ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Rimini contro la cartella esattoriale ricevuta e per attivare la procedura di risoluzione delle controversie fiscali internazionali (MAP) che prevede la consultazione diretta tra l’Amministrazione fiscale italiana e quella di San Marino. Una mossa che sembra aver sortito effetti. Il signor Brugnoli infatti, spiegano gli avvocati Santoro e Alessandro Amadei (presidente del Comites San Marino), si è visto qualche settimana fa sospendere dalla Corte di Giustizia Tributaria la riscossione della cartella di pagamento impugnata, in attesa dell’esito della MAP. Questo provvedimento, secondo i due legali, “potrebbe aprire nuovi scenari nella disputa tra i pensionati ex frontalieri e il Fisco e rappresentare un precedente molto importante per quanti si trovino nelle stesse condizioni”.
“Ora – concludono gli avvocati – la palla passa alle autorità dei Paesi contraenti competenti per la trattazione e composizione delle controversie internazionali in materia di doppia imposizione, di cui seguiremo gli sviluppi e forniremo gli opportuni dettagli, augurandoci che la procedura possa andare a buon fine“.