La Romagna lavora per fare sistema ed evitare, per quanto possibile, i campanili ma non è semplice tradurre questo obiettivo in fatti concreti. Almeno non sempre. Almeno non quando si parla di aeroporti e, nel caso in questione, di quelli di Rimini e Forlì. A far discutere sono le parole del viceministro ai trasporti Galeazzo Bignami che in una intervista al Resto del Carlino elenca le prospettive di sviluppo del Ridolfi in termini di passeggeri e, soprattutto, spiega che “per il Governo l’aeroporto di Forlì è importante“. Ma non solo. Il viceministro infatti aggiunge che “se prevediamo che in futuro i piccoli scali saranno decisivi per gestire grandi flussi di traffico, bisogna che già oggi gli veniamo incontro. Questo meccanismo, lo ripeto, varrebbe anche per Rimini. Forlì però avrà un altro tipo di opportunità, che è frutto di una prospettiva comune e di un rapporto forte tra l’attuale Amministrazione e il Governo“. Una frase che non va giù al sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad che si interroga sul suo significato. “Cerco di tradurre alla buona – dice –: siccome a Roma governa il centrodestra e a Forlì idem, l’aeroporto di Forlì passa avanti a tutti gli altri. Rimini? Usando il condizionale, si dovrebbe accontentare delle briciole o delle ossa della polenta“. Il primo cittadino ricorda al viceministro che l’aeroporto Fellini serve un territorio di 16 milioni di presenze turistiche annuali e sta puntando ad ampliarle proprio grazie ai voli dall’estero. Sadegholvaad si dice sicuro che anche il sindaco forlivese Zattini non gradisca le parole del viceministro visto il comune impegno nel progetto Romagna Next “che semmai mira a integrare le politiche commerciali dei due scali piuttosto che vederli scannarsi tra loro come è accaduto in passato“. Il primo cittadino di Rimini, lasciando da parte l’indignazione, conclude invitando “il sottosegretario a studiare, informarsi, confrontarsi, magari senza chiedere preventivamente ‘e tu di che partito sei?“.
La lettera del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad
Gentile direttore, Le segnalo che in un’intervista, pubblicata quest’oggi, il sottosegretario Galeazzo Bignami dichiara che l’aeroporto di Forlì è in cima ai pensieri del Governo e ‘se prevediamo che in futuro i piccoli scali (aeroportuali, ndr) saranno decisivi per gestire grandi flussi di traffico, bisogna che già oggi gli veniamo incontro. Questo meccanismo, lo ripeto, varrebbe anche per Rimini. Forlì però avrà un altro tipo di opportunità, che è frutto di una prospettiva comune e di un rapporto forte tra l’attuale Amministrazione e il Governo’. Cerco di tradurre alla buona: siccome a Roma governa il centrodestra e a Forlì idem, l’aeroporto di Forlì passa avanti a tutti gli altri. Rimini? Usando il condizionale, si dovrebbe accontentare delle briciole o delle ossa della polenta. Ora, prima di far partire la salva dell’indignazione, mi limito educatamente a segnalare al vice ministro che l’aeroporto di Rimini serve un territorio di 16 milioni di presenze turistiche all’anno, interessato ad aumentarle proprio grazie ai voli sull’estero. Sono sicuro che anche all’amico e collega Zattini le parole di Bignami facciano storcere il naso, impegnato attivamente com’è Zattini (insieme a me, De Pascale e Lattuca) nel progetto di Romagna Next che semmai mira a integrare le politiche commerciali dei due scali piuttosto che vederli scannarsi tra loro come è accaduto in passato. Preferisco l’educazione all’indignazione a comando verso chi pensa che ‘istituzione’ faccia rima con ‘padrone’. E io educatamente invito il sottosegretario a studiare, informarsi, confrontarsi, magari senza chiedere preventivamente ‘e tu di che partito sei?’.