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Greta e Arturo. Due vincitori ex aequo per il premio letterario Paolo Fabbri

Arturo Ugolini e Greta Pesaresi

Sono state le interviste impossibili di Greta Pesaresi di terza D e Arturo Ugolini di quinta B a convincere i giurati del terzo premio letterario Paolo Fabbri, la cui premiazione si è svolta al teatro degli Atti, in occasione delle iniziativi riminesi della Notte nazionale del Liceo Classico. Il concorso, a cui hanno partecipato 42 liceali del Classico Giulio Cesare, chiedeva di intervistare personaggi reali o immaginari del riminese. Greta si è distinta per la sua ‘intervista impossibile’ ad Alberto Marvelli, apprezzata, ha scritto la giuria nella motivazione, “per la sua vena intimistica ed evocativa, creando una squarcio di paesaggio reale, fra il colle di Covignano e la città, ed uno interiore, con l’aspirazione a fare il bene”. Arturo intervistando Sergio Zavoli, Federico Fellini, Sigismondo Pandolfo Malatesta ed altri ha “creato un vaudeville degno di una fantasia felliniana”, dando vita ad un immaginario dialogo tra personaggi appartenenti ad epoche e a contesti differenti. Il premio era promosso dall’Associazione Alumni e da Domini Soso, vedova di Paolo Fabbri, con il patrocinio del comune. Fabbri, riccionese, scomparso nel 2013, ex alunno del liceo classico Giulio Cesare di Rimini, è stato giornalista e professionista della comunicazione soprattutto in ambito turistico, ideatore di eventi, concorsi e manifestazioni.

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