Hanno apprezzato le promesse fatte dagli amministratori ma vogliono essere certi che si trasformino in azioni concrete. Il gruppo di cittadini di Basta Degrado Ex-questura che hanno incontrato gli assessori comunali Roberta Frisoni e Juri Magrini (vedi notizia) sono pronti a nuove azioni per tenere alta l’attenzione sui problemi di sicurezza che riguardano l’area di via Ugo Bassi. Proprio per questo sono stati programmati incontri ogni tre settimane con i referenti del comune per fare il punto sulle proposte emerse.
“L’assessore Magrini – affermano – ci ha spiegato come la legge preveda che la sicurezza su un’area privata non è un onere del Comune ma è a carico dei proprietari. L’assessore ha spiegato che con apposita ordinanza sarà richiesto alla proprietà di murare gli accessi dello stabile e che saranno fatti rigorosi controlli perché gli obblighi siano rispettati e in caso di mancato rispetto delle regole sono previste delle multe. Per quello che riguarda l’azione diretta del comune chiederà alla Questura un presidio fisso delle Forze di Sicurezza e ha garantito il passaggio della Polizia Locale due volte alla settimana“.
Per quello che riguarda il progetto di Asi Sviluppo Immobiliare è stata l’assessora Frisoni a parlare: “ci ha spiegato che il Comune é disponibile a valutare un Accordo di Programma con la proprietà che soddisfi l’interesse pubblico, guardando in maniera sinergica all’intera area, che comprende anche l’ex caserma Giulio Cesare e lo stadio, trovando una proposta equilibrata che non generi però problemi di viabilità e traffico. Il nodo non è il progetto in sé, ma i 4.500 metri quadrati adibiti a magazzini e altre destinazioni. Attraverso un Accordo di Programma il Comune chiede alla Proprietà garanzia che ne ora ne in futuro quello spazio (originariamente destinato ad uffici) venga trasformato in un un hub logistico con conseguenti disagi per i residenti e tutti i cittadini di Rimini”.
L’amministrazione – raccontano i cittadini – ha volontà di elaborare una proposta di possibile organizzazione e pianificazione dell’intera area entro la primavera.
“Rispetto a quanto dichiarato – spiegano i cittadini – riteniamo che l’area possa essere eccessivamente “caricata” di strutture; vogliamo quindi essere coinvolti nel processo decisionale relativo il progetto urbanistico complessivo e consentirci di fare proposte alternative. La raccolta firme prosegue quindi più forte di prima”.