Il bilancio dei CAU: nei primi tre mesi già in calo accessi ai pronto soccorso
Questa mattina nella sede della Regione a Bologna c’è stata la conferenza stampa di bilancio dei primi tre mesi di attività dei CAU, i centri di assistenza-urgenza che sono stai attivati in tutta la regione. Per ora sono 30. Il report è stato presentato dal governatore Stefano Bonaccini, e dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini: per loro i dati confermano una “buona partenza”.
Oltre 50mila accessi, 500mila quelli stimati nel 2024, grazie alle 20 strutture che apriranno quest’anno, tempi d’attesa inferiori ai 90 minuti e accessi già in calo ai Pronto soccorso. Sono i dati raccolti nei 28 CAU monitorati, sui 30 attivi (per Novafeltria, nel riminese, e Fanano, in provincia di Modena, inaugurati il 29 gennaio, non sono ancora disponibili i dati), che secondo gli amministratori regionali confermano la buona partenza dei centri di assistenza urgenza, per problemi di bassa complessità per evitare di intasare i Pronto soccorso che così possono concentrarsi sulle emergenze: tra gennaio 2023 e gennaio 2024, c’è stato un calo di accessi nei PS della regione di circa il 6%.
Il 60% dei medici nei Cau ha meno di 35 anni, otto pazienti su 10 ricevono assistenza e cura direttamente nel Centro. Per coinvolgere anche i cittadini più reticenti in questa riorganizzazione, on line da oggi sul portale della Regione c’è anche il video: “Una giornata al CAU”, girato nel Centro di assistenza e urgenza del Navile di Bologna, il primo aperto nel capoluogo, per spiegare come funzionano con medici, infermieri e utenti. Problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori sono i motivi d’accesso più frequenti (nel 52% dei casi). Tra i 18 e i 64 anni l’età delle persone che li hanno utilizzati.
Le dichiarazioni di Bonaccini e Donini:
“I dati e i primi riscontri ricevuti dal personale che lavora e dai pazienti che accedono ai CAU- affermano Bonaccini e Donini- ci restituiscono un sistema che funziona e che siamo fiduciosi possa essere confermato e migliorato nel tempo, considerando la complessità, anche organizzativa, che queste strutture richiedono. I cittadini iniziano a conoscere i Centri di assistenza urgenza e vi accedono in modo appropriato, quando hanno problemi o disturbi di bassa complessità, che qui vengono gestiti con tempi d’attesa generalmente ridotti e risolti quasi sempre all’interno della struttura. Punti di forza sono anche la molteplicità dei servizi offerti e la prossimità rispetto al contesto di vita. E un altro aspetto sicuramente positivo è quello dell’età dei medici: sono molti i giovani professionisti a lavorare nei CAU”.
“Siamo soddisfatti del lavoro svolto sinora- aggiungono presidente e assessore- e per questo ringraziamo tutto il personale sanitario e lo staff coinvolto nella riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza regionale. Ė una grande sfida quella a cui è chiamata la sanità per continuare a sopravvivere, ad erogare cure e servizi di qualità e ad essere pubblica ed universalistica come noi la vogliamo. Per il 2024, considerando anche i CAU per cui è prevista l’apertura entro l’anno, la proiezione dei dati oltrepassa i 500mila accessi. Siamo convinti- chiudono Bonaccini e Donini- che la scelta fatta dall’Emilia-Romagna con la rete dei CAU possa non solo offrire una risposta adeguata ai nuovi bisogni di salute, ma anche diventare un modello di riferimento a livello nazionale”.
I dati del report regionale:
La rete dei CAU sul territorio
Sono 30 i Centri assistenza urgenza sul territorio.
Provincia di Piacenza: Bobbio 1^ dicembre, Piacenza 4 dicembre, Podenzano 8 gennaio
Provincia di Parma: Parma 19 dicembre, Fidenza 28 dicembre, Fornovo 15 gennaio, Langhirano 18
gennaio
Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia 19 dicembre, Correggio 27 dicembre
Provincia di Modena: Castelfranco Emilia 11 dicembre, Finale Emilia 18 dicembre, Fanano 29
gennaio
Provincia di Bologna: Budrio 1^ novembre, Vergato 8 novembre, Navile-Bologna 11 dicembre,
Casalecchio-Bologna 18 dicembre, Imola 21 dicembre
Provincia di Ferrara: Ferrara, Comacchio, Copparo, tuƫ già aƫvi prima del 1^ novembre, e
Portomaggiore 13 novembre
Provincia di Ravenna: Cervia 18 dicembre, Ravenna 22 gennaio
Provincia di Forlì-Cesena: Mercato Saraceno e CesenaƟco 15 gennaio, San Piero in Bagno e Santa
Sofia 22 gennaio
Provincia di Rimini: Cattolica 18 dicembre, Santarcangelo di Romagna 15 gennaio, Novafeltria 29 gennaio.
Accessi ai CAU per provincia
Piacenza 4.246 accessi dal 4 dicembre al 28 gennaio, Bobbio 440 dal 4 dicembre al 28 gennaio, Podenzano 224 dal 4 dicembre al 28 gennaio; Parma 2.961 accessi dal 19 dicembre al 28 gennaio, Fidenza 771 dal 28 dicembre al 28 gennaio, Fornovo 80 dal 15 al 28 gennaio, Langhirano 25 dal 18 al 28 gennaio; Reggio Emilia 4.011 accessi dal 20 dicembre al 28 gennaio, Correggio 1.101 dal 27 dicembre al 28 gennaio; in provincia di Modena a Castelfranco Emilia 1.427 accessi dall’11 dicembre
al 28 gennaio, Finale Emilia 871 dal 18 dicembre al 28 gennaio; per Bologna, a Budrio 3.706 accessi dal 1^ novembre al 28 gennaio, Vergato 1.478 dal 7 novembre al 28 gennaio, Navile 3.231 dall’11 dicembre al 28 gennaio, Casalecchio 2.038 dal 18 dicembre al 28 gennaio; Imola 1.944 accessi dal
21 dicembre al 28 gennaio; nei 4 CAU di Ferrara, aperƟ in orario diurno, 5.651 accessi dal 15 novembre al 28 gennaio (17.302 dalla data di apertura in fase sperimentale al 28 gennaio;
Per la Romagna: Cattolica (RN) 1.503 accessi dal 18 dicembre al 28 gennaio, Cervia (RA) 1.184 dal 18 dicembre al 28 gennaio, Cesenatico (RN) 459 dal 18 dicembre al 28 gennaio, Mercato Saraceno (FC) 173 dal 18 dicembre al 28 gennaio, Santarcangelo di Romagna (RN) 573 accessi dal 18 dicembre al 28 gennaio, Ravenna 443 dal 22 al 28 gennaio, San Piero in Bagno (FC) 19 dal 22 al 28 gennaio e Santa Sofia (FC) 19 dal 22 al 28 gennaio. Nel prossimo monitoraggio sarà considerata anche l’attività dei due CAU di Novafeltria (RN) e Fanano (MO) aperti da lunedì 29 gennaio.












