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Fumo per uso personale, professore assolto

lo stupefacente sequestrato al prof

Lo scorso 4 febbraio era stato arrestato dalla Squadra giudiziaria della polizia Locale di Rimini con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, poiché nella sua abitazione gli agenti avevano trovato quasi 300 grammi tra hashish e marijuana. Lui, un professore del Riminese di 45 anni, si era subito difeso spiegando che quel fumo era per uso personale, nessuna intenzione di spacciarlo.

Gli agenti lo avevano fermato poco prima in centro storico, mentre passeggiava con la sua fidanzata. In bocca aveva uno spinello che alla vista dell’equipaggio avrebbe cercato di far sparire gettandolo a terra e calpestandolo. Dalla successiva perquisizione domiciliare, autorizzata dal magistrato di turno, erano  circa 40 grammi di marijuana, suddivisa in tre barattoli di vetro e altri 240 grammi di hashish in una scatola di plastica. Parte della sostanza era stata – a detta degli agenti – ben confezionata con la carta dei “Mars”. Le finte barrette contenevamo panetti da 50 grammi al posto del celebre snack al cioccolato e caramello.

In attesa di comparire in tribunale l’indomani, il professore era stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il suo difensore, l’avvocato Carlo Beltrambini, aveva chiesto i termini a difesa e il processo era stato fissato ad oggi, 12 febbraio. Nel frattempo il docente era tornato in libertà. Questa mattina il giudice monocratico di Rimini l’ha assolto perché il fatto non sussiste. Il pubblico ministero, invece, aveva chiesto una condanna a un anno e mezzo di reclusione. La difesa ha sempre sostenuto che quei 300 grammi circa fossero per uso personale. Per conoscere le motivazioni della sentenza bisognerà attendere 90 giorni.

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