Coppa Italia Serie C: L.R. Vicenza-Rimini 4-5 dcr (0-0), le pagelle di Cesare Trevisani

COLOMBO 6,5. Torna titolare e qualche macchia di ruggine si vede, ma poca roba. Mette il piedone sul rigore di Ronaldo che prima aveva provato a beffarlo dalla bandierina. Quindi è decisivo.

PIETRANGELI 7. Ci siamo. Gioca altri novanta minuti con autorità e attenzione, chiudendo ovunque e tenendo salde in tasca le chiavi che serrano la difesa imbattuta anche a Vicenza.

DELCARRO 6. Lui invece ancora deve arrivare al suo standard, ma stavolta ci mette più precisione e pur girovagando in varie posizioni della mediana porta a casa la prestazione. Manca per un soffio il gol. Ecco un’altra cosa che manca, ma ormai ci siamo.

LOMBARDI 6,5. Subentra a Decarro e le sue sciabolate fanno male al Vicenza. Ci mette il fisico e vince parecchi duelli e poi segna anche un rigore perfetto.

CERNIGOI 6. Lavora molto, ma davvero molto. E là dove la palla scotta ci arriva sempre un po’ tardi e un po’ annebbiato.

UBALDI 6. Avrebbe potuto evitare i rigori se avesse bucato il Vicenza all’ultimo secondo dei supplementari. Peccato. Prima, non tanta qualità e solita generosità. Anche lui un cecchino dal dischetto.

STANGA 6,5. 120 minuti di attenzione, senza amai scomporsi, con prudenza e applicazione. E poi il rigore decisivo, perfetto.

GIGLI 6. Il rosso riequilibra gli organici in campo, meglio evitarlo perché poi il Vicenza prende coraggio e campo. Fin lì, prestazione attenta contro un Vicenza là davanti un po’ fumoso.

SEMERARO 6,5. Ecco qui il terzino che in estate aveva lasciato tutti tranquilli per referenze e qualità. Mesi difficili per lui, ma a Vicenza s’è accesa una lampadina luminosa sulla sua stagione.

MEGELAITIS 7. Si abbassano le temperature e si alza il suo rendimento. Sul campo pesante affonda i cingoli e arriva dappertutto.

MARCHESI 6. Benino. Troise lo arretra in difesa dopo il rosso a Gigli, poi capisce che serve di più in mezzo. Qualche contrasto vinto irrobustisce la prestazione, ma poco di più.

LANGELLA 7. Sta prendendosi in mano la squadra. Praticamente è inossidabile e mette dentro alla sua stagione altri 120 minuti, stavolta tutti di buon livello. E poi quel cucchiaio da far strimolire.

LEONCINI 6. Il fango non lo aiuta e poi il Vicenza sulla trequarti esprime la qualità migliore. Combatte sempre.

IACOPONI 6. Corre molto e forte, ma sbaglia tanto, anche cose semplici. Cambia spesso ruolo e questo è un pregio, ma rischia di perdere qualche riferimento e alla sua giovane età le certezze sono oro.

GORELLI 6. Solido e preciso. Entra quando là dietro si soffre un po’. E dopo il suo ingresso, si soffre di meno.

LAMESTA 6. Non è più il crack delle prime gare e forse vive una parentesi di appannamento. Ma se ha la palla capisci che può sempre succedere qualcosa.

SELVINI 6. Lavora molto, prova a cucire le distanze che aumentano. Non sempre gli riesce. Batte un rigore doc.

Cesare Trevisani