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Un progetto per portare la Casa del Perdono di APG23 al Santuario di Bonora

foto di gruppo davanti al Santuario

E’ stato avviato uno studio di fattibilità per la rinascita del Santuario di Bonora a Montefiore Conca. Il progetto – realizzato in collaborazione tra la Diocesi di Rimini, il Comune di Montefiore Conca e la Comunità Papa Giovanni XXIII – intende valutare la possibilità di ospitare negli spazi abitativi del Santuario una realtà di accoglienza della Comunità di don Benzi.

«L’intenzione è trasferire presso il Santuario la casa d’accoglienza per carcerati, Madre del Perdono, dalla sede attuale, che si trova in paese a Montefiore» spiega Giorgio Pieri, responsabile della struttura di accoglienza. «La casa attualmente accoglie 12 persone con provvedimenti giudiziari e sei persone inviate dall’ASL. – continua Pieri – La Comunità Educante con i Carcerati (CEC) è un progetto educativo presente in diocesi da oltre 20 anni e offre una formazione umana e spirituale alle persone. Stiamo valutando anche la possibilità di creare una piccola attività ricettiva per i pellegrini, potenziando l’attuale servizio bar».

Il Santuario della Madonna di Bonora si trova a Montefiore Conca, poco fuori dal centro abitato, ed è il santuario mariano più noto e frequentato della Diocesi di Rimini. L’elemento di attrazione è l’immagine della “Madonna del latte”, ritenuta miracolosa. La devozione e il culto a questa immagine è testimoniata dal gran numero di ex voto presenti nella sagrestia dell’edificio. Il Santuario è raggiungibile a piedi, con una breve passeggiata, partendo dal centro storico di Montefiore, attraverso una strada panoramica.

«Nel frattempo abbiamo iniziato a collaborare con don Egidio Brigliadori, Rettore del santuario, e le suore. – conclude Pieri – I ragazzi accolti hanno iniziato a curare l’area verde e svolgono volontariato nel piccolo Bar. Le difficoltà sono tante, non da ultimo cercare i soldi per la realizzazione di questi progetti, ma la buona volontà e la collaborazione con l’amministrazione comunale e la Diocesi fanno ben sperare. È stato bello vedere che ci si può confrontare e dialogare intorno a un tavolo, insieme, pensando al bene della Diocesi, degli abitanti di Montefiore e delle persone svantaggiate. A questo punto non possiamo che affidarci alla Madonna certi che troverà lei il modo di superare tutti gli ostacoli».

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