Alla luce del taglio delle tariffe che dovrebbe scattare dal primo gennaio per le prestazioni sanitarie del privato accreditato (vedi notizia), anche il comune di Rimini esprime preoccupazione. “Come amministrazione comunale seguiamo con attenzione quanto sta succedendo sul territorio locale e regionale a seguito della recente delibera che la giunta della regione Emilia-Romagna ha adottato – spiega l’assessore alle politiche per la salute Kristian Gianfreda – per adeguarsi al decreto ministeriale dello scorso giugno finalizzato a contenere i costi della sanità e che entrerà ufficialmente in vigore dal 1° gennaio del prossimo anno. Al netto di ciò, abbiamo già chiesto un’interlocuzione con la Regione per approfondire e capire meglio le conseguenze di questa rimodulazione tariffaria“. “Quello dell’Emilia-Romagna – prosegue Gianfreda – è da sempre un modello virtuoso in campo sanitario, forte di una consapevolezza ‘storica’ intorno al tema dell’assistenza e dell’accessibilità di cure imperniato sul concetto di universalità e, allo stesso tempo, su un paradigma che vede un lavoro sinergico tra pubblico e privato atto a efficientare le prestazioni. Ovvio che se una delle due componenti – in questo caso quella del privato accreditato – viene meno ed entra in difficoltà, rischia di scompensare l’intero sistema“. L’assessore conclude ribadendo la fiducia nella Regione sulla sanità: “siamo certi che verrà trovata una soluzione per sostenere le cliniche private e convenzionate, le quali, di fatto, operano a favore di un sistema nazionale sanitario ‘ampliato’ e non in chiave solipsistica“.