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centinaia in ogni luogo della città

I Teddy della pace invadono la città. Per non dimenticare le piccole vittime

di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 12 nov 2023 10:52 ~ ultimo agg. 13 nov 12:21
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Una domenica mattina in cui Rimini si è svegliata in un modo inconsueto. Chi è uscito già poco dopo l’alba è possibile, infatti, che si sia imbattuto in uno o più peluche colorati. Sono centinaia quelli che sono stati disseminati nei luoghi più diversi della città: dalle piazze del centro al capolinea del Metromare, dalla porta del teatro Galli alla soglia della basilica Cattedrale, dai giochi per bambini nei parchi alle panchine in riva al mare, non solo in centro ma anche in diversi quartieri più periferici. L’autore o gli autori, visto l’alto numero di teddy sparsi, è sconosciuto ma il messaggio è chiaro ed è scritto a chiare lettere su ogni peluche: cessate il fuoco. Ogni orsetto e bambolotto porta infatti attaccato un piccolo biglietto che racconta la storia di una piccola vittima del conflitto israelo-palestinese. Bimbi palestinesi, bimbi israeliani, storie vere di chi ha perso la vita sotto le bombe e gli attacchi di una guerra devastante.

C’è la storia di Joad, Malik e Mohamed uccisi la mattina del primo giorno di guerra quando un razzo ha colpito l’edificio che li ospitava, quella di Tasneem Ab Awad che ogni sera aspettava il papà per farsi raccontare delle storie. Aveva 9 anni e il papà non sa più a chi raccontarle. C’è Rami a cui i genitori avevano insegnato a non considerare i palestinese come nemici. Aveva amici arabi a cui voleva bene. E’ morto nell’attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre. Piccole pennellate di storie di piccole vittime innocenti che con lo loro vite avrebbero potuto scrivere pagine nuove di umanità.

Ogni peluche insieme alla storia porta un messaggio: “Sono qui per raccontare la storia del mio piccolo proprietario, perché la sua memoria resti viva. Io non sono un numero. Leggila e se vuoi portami in un altro luogo della città. Fai una foto e postala con l‘#TeddyNonTornaACasa. Perché tutti conoscano la mia storia e perché nessun altro bambino venga ucciso così! CESSATE IL FUOCO!“.

Se qualcuno dei nostri lettori ha fatto o farà avvisamenti dei piccoli teddy della pace lo può condividere con una foto e se lo desidera un commento inviando una mail a redazione@radioicaro.it.

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