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Coppa Italia Serie C: Cesena-Rimini 0-2, le pagelle di Cesare Trevisani

COLOMBI 6,5. A tratti nel primo tempo è un assedio alla sua area, ma di tiri nello specchio non ne arrivano e quel che c’è lo sbriga con calma e precisione. Si dice che i portieri proprio bravi siano quelli che, pur poco impegnati, quando serve piazzano la parata decisiva e lui la tira fuori su Chiarello, a 15 dalla fine.

STANGA 6. La partita si indirizza subito e allora non c’è tempo per vedere se è in grado di ripetere i movimenti di Lepri perché tutto il Rimini ripiega all’indietro. Aspetta i guizzi del fastidiosissimo Giovannini, che tampona in qualche modo. Poi l’avversario si spegne, lui continua ad applicarsi e porta a casa la prestazione con buona sicurezza.

PIETRANGELI 7. Ha messo la marcia da crociera. Senso della posizione, cose semplici e a tempo, concentrazione nelle fasi di grande sofferenza. È il migliore nella serata che porta il Rimini ai quarti.

GIGLI 6,5. Gli tocca spesso Ogunseye, avversario ideale per lui, anche se i movimenti del nigeriano gli procurano qualche fastidio nella prima mezz’ora. La quantità industriale di cross cesenati finisce regolarmente sulla sua testa. Poi lascia per risparmiarsi un po’ e perché il giallo lo mette comunque a rischio.

ROSINI 6,5. È il prescelto per sperimentare alternative sul fianco sinistro della difesa, dove il Cesena fattura la gran parte dei suoi attacchi. Resta là dietro cercando di limitare gli errori. Interviene su Pierozzi in area e sembra proprio rigore, ma l’arbitro è lontano e decide che rigore non è. Tiene fino alla fine, prendendo coraggio e con bella applicazione. Cose semplici e fatte bene.

MEGELAITIS 6,5. Sono le sue partite. Ringhia nei contrasti, compie pochi errori tecnici e la sua è una presenza utile nella fase difensiva per tamponare l’intraprendente Bumbu. Riparte sullo stesso livello, poi spende un giallo per fermare una ripartenza e Troise lo toglie dal campo.

LANGELLA 6,5. È fra quelli con più gamba in casa biancorossa e lì in mezzo mostra di essere a casa sua. Ripiega molto, fatica nei momenti difficili a farsi trovare dai disimpegni, però nella fase difensiva non è mai fuori posto. Lascia a Marchesi per risparmiare energie.

DELCARRO 6. Giocare gli serve tanto per rimettersi in moto. Nelle intenzioni sa bene cosa fare, le gambe però arrivano un po’ dopo e poi c’è da lavorare parecchio su Berti, mobile e talentuoso, quindi cliente pessimo. Lascia nell’intervallo.

IACOPONI 6,5. La sblocca subito ed è il premio ad un avvio arrembante. C’è il regalo di Piacentini, ma anche la sua prontezza ad approfittarne. Poi si spegne, insieme ai compagni. Nella ripresa si ritrova, al servizio della squadra e con tanta volontà.

CERNIGOI 6. Più avanzato del solito, troppo solo e anche parecchio pasticcione. Riparte nella ripresa con un bel sinistro che sfila fuori e comunque fatica a rendersi pericoloso.

UBALDI 6. Nel primo tempo non riesce a reggere i duelli spalle alla porta e tutta la squadra soffre di quella mancanza di respiro che dovrebbe garantire. Si costruisce la palla del 2 a 0 all’alba della ripresa, però non trova la porta di destro. Seconda parte più positiva, con tanta generosità e più tenuta nei contrasti. Tanto che alla fine è uno dei più redditizi.

LEONCINI 6. Dieci minuti per prendere le misure, poi si prende in mano anche il gioco che gestisce con precisione. Nei contrasti paga un po’, allora cerca di sopperire col movimento continuo.

LEPRI 6. Torna al centro con la fiducia delle ultime prestazioni positive e mostra che anche lì potrà essere utile. Il Cesena lì davanti è quasi inoffensivo e forse anche lui ha dei meriti.

LOMBARDI 6. Porta sostanza, si vede poco, ma d’incanto lo trovi dove serve.

MARCHESI 6. Capisce subito cosa serve e porta a casa la missione affidatagli.

LAMESTA 6,5. Entra quando la benzina in campo scarseggia e piazza la volata che chiude la partita.

Cesare Trevisani

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