Le dichiarazioni al termine di Cesena-Rimini 5-2 (leggi notizia).
Gabriel Raimondi, allenatore del Rimini F.C. Il derby era iniziato bene, ma è finito molto male. “Era iniziata bene perché Lamesta ha fatto gol su punizione, ma poi io non ho visto tutto questo bene su come abbiamo iniziato. Trovato il gol avremmo dovuto giocare di più, avremmo dovuto alzare la pressione. Il responsabile oggi sono io, i ragazzi hanno giocato, hanno cercato di fare una gara magari leggermente più coperti, abbiamo preso dei gol essendo tantissimi dietro la linea della palla. Il dispiacere oggi è prima di tutto chiedere scusa a tutti i tifosi, perché sono venuti in tanti, ci hanno supportato fino alla fine, il dispiacere è non aver provato a rischiare, come abbiamo fatto con il Perugia, che è una squadra forte come questa. Il rammarico è quello”.
È mancato coraggio al Rimini di oggi? “Noi gli errori li faremo, io fino a quando sarò su questa panchina voglio vedere una squadra viva. Il coraggio che io chiedo è quando stai vincendo 1-0, come in questa gara. Per aver chiesto magari un lavoro in più, chiudendo qualche linea di passaggio, ci siamo arretrati. Non siamo abituati a giocare dietro così. Per chi pensa che non sia un Rimini coperto dico che oggi eravamo così dietro”.
Il Rimini ha incassato ben 15 gol in sei partite, decisamente tanti. “Noi possiamo prendere anche 25 gol, non mi interessa. A me interessa fare punti. Oggi potevi prendere un gol, potevi prendere due gol. Anche con la Juve hai preso tre gol, ma ne hai fatti quattro. Non credo che per fare punti contro questa squadra devi stare nella tua metà campo, aspettando che loro si scompongano un po’. Questa è una squadra che deve lavorare, che deve recuperare alcuni giocatori: oggi abbiamo visto Marchesi, abbiamo visto Lepri, abbiamo visto Lombardi. Io di positivo vedo solo questo in questa partita, che oggi abbiamo giocatori che possono fare 60-70 minuti”.
Il tecnico dei biancorossi ripercorre alcune gare della squadra. “La gara di oggi è la dimostrazione che quando sei coperto i gol li prendi con una facilità incredibile. Ieri mi sono guardato tutta la partita di Pineto, ho detto: come abbiamo fatto a non vincere quella partita? Abbiamo rischiato poco e prodotto, fino all’espulsione di Semeraro. Contro la Torres hanno fatto due tiri in porta e due gol. Il nostro modo di giocare è quello. Se con il Perugia pensi di chiuderti, di punti ne fai pochi. Oggi non ha funzionato. Non credo che funzioni così il calcio”.
È una squadra che si aiuta poco in campo? “Non vedo questa cosa, vedo ragazzi che “reazionano”, non “azionano”. Dobbiamo maturare in questo, cercare di fare meno reazione e più azione, soprattutto a livello difensivo. Questa è una squadra che qualcosina ha creato, ha cercato di mettere in difficoltà il Cesena, come aveva fatto con il Perugia”.
Federico Marchesi, centrocampista biancorosso autore del secondo gol del Rimini: “Molto complicata, diciamo che non era una partita normale, lo sapevamo, era un derby. La prima cosa che dobbiamo fare è chiedere scusa ai tifosi, che sono stati così numerosi. Dobbiamo lavorare duro, meritano di più. La partita è stata complicata sì, ci sono sfuggite tante cose, da migliorare. Ci lavoreremo in settimana con il mister. Abbiamo dimostrato di avere la forza per recuperare, ma non sempre di fare la cosa giusta”.
Eppure si era messa sulla strada giusta con il gol di Lamesta, ma avete incassato troppo presto il gol del pari. “Più che uno tutti e due i gol in pochi minuti. In conseguenza per avere carattere e rimettere in piedi una partita così dovevamo essere più equilibrati. Nella ripresa non siamo rientrati con il piglio giusto”.
Una sconfitta così pesante in un derby può creare un contraccolpo in vista della prossima gara? “Nessun contraccolpo. Il mister sa quello che dobbiamo fare, dobbiamo lavorare solo su quello che ci chiede. Nella fase difensiva dovevamo essere tutti più uniti, ma il lavoro ripagherà”.
Andrea Ciofi, difensore del Cesena. “Sicuramente noi venivamo da quattro risultati importanti e chiudere questo ciclo con una vittoria è una cosa alla quale tenevamo tantissimo. Anche perché andare sotto e riprenderla in maniera così facile è importante”.
Sui derby con il Rimini. “Tutti sono speciali. Anche l’anno scorso la prima l’abbiamo persa, poi abbiamo vinto in casa e a Rimini. In questo il risultato è una cosa bella, ma anche la semplicità con la quale abbiamo giocato, a parte i primi 25 minuti. Questo è il derby in cui la squadra l’ho vista proprio a suo agio, bene l’ho vista”.
Vi ha svegliato il gol preso? “È stato un gol un po’ particolare perché prima del gol non erano successe cose particolari. Noi siamo rimasti calmi, abbiamo continuato a fare le nostre cose”.
Avete chiuso al meglio questo tour de force. “Sicuramente i risultati aiutano, la testa è più libera. Questo fa capire come la squadra stia sul pezzo, significa che abbiamo qualcosa di importante. Adesso abbiamo un po’ di tempo per recuperare”.
Già 19 i gol realizzati dal Cesena. “La brutta partenza di Olbia ci ha fatto capire alcune cose. Un brutto inizio che ci ha fatto arrivare a questa cosa”.
Nicolò Gigli, difensore e capitano del Rimini F.C.: “Chiesto scusa ai tifosi, chiedo scusa alla città, è un’umiliazione per noi e per loro. Non se lo meritano, ci sostengono sempre, ci hanno detto anche alla fine che sono sempre con noi, ed è vero. Chiedo scusa!”
Cosa non ha funzionato? Quale equilibrio ancora manca? “Secondo me è un fatto di fase di non possesso dove dobbiamo migliorare tantissimo sia a livello tattico che di attenzione. Quando dobbiamo difendere dall’attaccante al portiere andiamo in difficoltà. È una fase difensiva che va migliorata il prima possibile”.
È uscito anzitempo. Come sta? “Non bene, ho un problema muscolare che sarà valutato domani”.
Di fatto non c’è stata partita contro il Cesena. “Parliamo comunque di una squadra forte che lotterà fino alla fine, noi dobbiamo migliorare sull’aspetto difensivo”.
In queste prime sei giornate la difesa del Rimini ha incassato troppi gol. “Sicuramente è pesante, poi da difensore quando leggi il tabellino e i gol sono tanti c’è tanto rammarico perché ti impegni, ma vedi che non basta mai. Come si riparte? Cerchi di azzerare da domani e di dare di più”.
Com’è stata accolta questa sconfitta nello spogliatoio? “Come tutte le sconfitte. Una gara diversa dalla altre, ora testa bassa e pedalare. Lavorare costantemente, porsi degli obiettivi anche personali dove migliorare”.
Domenico Toscano, allenatore del Cesena. “Era la partita che temevo di più delle cinque che abbiamo affrontato ultimamente innanzitutto perché avevamo giocato con la Spal tre giorni fa, poi perché era un derby sentito, che avrebbe potuto levare energie. E infatti abbiamo iniziato contratti. Il gol ci ha svegliati. La squadra sta bene mentalmente e fisicamente. Abbiamo corso più di loro, abbiamo giocato, siamo rientrati in campo facendo subito due gol”.
Avete reagito subito al gol subito. “Una nota positiva per la difficoltà della partita, una partita che aveva mille difficoltà per l’aspetto mentale, le energie”.
Perché in avvio Pierozzi e non Adamo? “Oggi era una partita dove loro avevano centimetri”.
Sono andati in gol già dieci suoi giocatori. “Per caratteristiche dico che questi calciatori hanno gol nelle gambe. Anche Donnarumma quando riusciamo ad isolarlo con un cambio gioco dobbiamo sfruttare meglio, e oggi lo abbiamo fatto. Corazza ha preso una botta, speriamo non sia niente di grave”.
Oggi avete aggredito il Rimini dall’inizio dell’azione. “Con l’Olbia abbiamo cercato di aggredire davanti e non riuscivamo a prenderli. Ci sono tanti fattori che mi hanno indotto a cambiare un po’ l’atteggiamento. Nella prima giornata ho avuto l’impressione che, anche per la precaria condizione di De Rose, andare a prenderli alti facevi fare cose a giocatori non ancora pronti. Magari dà l’impressione di dare il pallino del gioco ai difensori avversari, però sappiamo dove andarla a prendere”.
Il gol ha svegliato il Cesena? “Abbiamo iniziato un po’ contratti, però non siamo una squadra che sa gestire, dobbiamo andare ai mille all’ora. Preso il gol abbiamo iniziato a fare quello che sappiamo”.
Su Berti. “Non li considero giovani. Se fanno parte di questo gruppo si devono sentire giocatori. L’anno scorso i giovani erano magari la terza alternativa, adesso sono la prima alternativa. Crediamo nelle loro qualità e oggi lo stanno dimostrando”.
Ivan Varone, centrocampista del Cesena. “Questa è una mia caratteristica, diciamo che è sì un mio gol perché mi piace arrivare da dietro. Sto crescendo di condizione e sono contento”.
Un gol importante per il Cesena. “Eravamo partiti un po’ contratti, con il mio gol ci siamo sbloccati, poi non c’è stata partita. Il mister ci dice sempre: meglio due passi avanti che due passi dietro. Quando siamo messi così si fa fatica contro di noi. Il loro gol non ci ha svegliato, ma ci ha dato quella cosa di riaccendere l’interruttore, e alla fine è andata bene”.
Come sta a livello di condizione? “Sto abbastanza bene, sono arrivato qua a fine agosto. Mi sono sempre allenato, ma con la squadra è diverso. Sto quasi raggiungendo il mio livello”.