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Santarcangelo di Romagna, l’accento sulle frazioni

Sant'Ermete

Si è svolto nella serata del 6 settembre, il previsto incontro tra le Istituzioni ed i Cittadini di Sant’Ermete di Santarcangelo. Gli argomenti trattati, di fondamentale importanza, non solo per la Frazione : “Presentazione dei Progetti per il recupero dei laghi e interventi di presidio idraulico” . Il Sindaco Alice Parma ha aperto i lavori con l’introduzione sul tema, l’Assessore Sacchetti ha completato e presentato gli Ingegneri del Consorzio di Bonifica, che hanno dettagliatamente spiegato la progettazione . In estrema sintesi, i laghi Azzurro e Santarini saranno il fulcro di un cospicuo intervento, che porterà soluzioni importanti per il recupero e lo stoccaggio di acqua, che verrà usata nei periodi di necessità, non solo per l’agricoltura. Inoltre, si realizzerà un ulteriore polmone verde per la città e le Frazioni, con punti di ristoro e zone destinate all’attività motoria, finalizzata al benessere. Successivamente, si è esaminato un problema di fondamentale rilevanza per la Frazione di Sant’Ermete, la messa in sicurezza della zona, che lo ricordiamo, è stata oggetto negli ultimi anni, di problematiche di tipo alluvionale. Sostanzialmente due i principali interventi previsti, entrambi fondamentali, tecnicamente descritti dagli ingegneri : la realizzazione di vasche di laminazione, per permettere, in caso di necessità, il deflusso delle acque, soprattutto del Rio Mavone. Lo stato dell’iniziativa, dopo tanti anni di attesa, è avanzato in modo determinante, con buona probabilità, entro il 2024 dovrebbero svolgersi gli appalti, per poi procedere con la realizzazione. Il secondo punto, riguarda la difesa del centro abitato dall’acqua proveniente per caduta dalle limitrofe colline. Purtroppo, nel tempo, molti canali di deflusso sono stati soppressi, si cercherà di riattivarli, magari aggiungendone altri. Anche in questo caso, il progetto è in stato di avanzamento e con buona probabilità, potrebbe seguire le fasi del precedente, anche se i Cittadini, esplicitamente, hanno richiesto di comprimere al massimo la dilatazione dei tempi di realizzazione, magari, utilizzando risorse del Consorzio per gli interventi minori e più urgenti. In fondo, ripristinare alcuni canali non dovrebbe essere così dispendioso e complesso. Infine, tra le altre osservazioni, è stata richiesta una verifica immediata degli interramenti, ergo, dove i torrenti vengono incanalati, soprattutto in quei punti già oggetto di esondazione anche nell’ultima alluvione, ad esempio, in via Casale, proprio nel cuore del centro abitato, nei pressi della Scuola Biancaneve, dove si è svolto l’incontro.

di Carlo Alberto Pari

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