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Le Voci dell’Anima. Al festival 15 spettacoli di teatro e danza

foto di gruppo alla presentazione del festival

Apre martedì 26 settembre la nuova edizione del Festival Le Voci dell’Anima. Fino al 1 ottobre porterà sul palco del Teatro degli Atti di Rimini un programma di quindici spettacoli di teatro e danza selezionati tra un’ottantina di candidature ricevute.

Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi nell’ex Cinema Astoria, erano presenti, oltre ai Direttori artistici Maurizio Argan e Alessandro Carli e al grafico del Festival Teresio Massimo Troll, anche l’Assessora alle Politiche giovanili del Comune di Rimini Francesca Mattei, e la Responsabile dell’Unità

‘Per assenza esisto, per amore, per follia’ è questo il titolo della XXI edizione del Festival, espressione ricreata dalle parole di Fernando Pessoa, con la quale si vuole celebrare il fatto di esistere e continuare con fermezza a sostenere il teatro, con amore e con tutta la follia necessaria per portare avanti questa passione” spiega il Direttore Artistico Maurizio Argan. “Le Voci dell’Anima 2023 è dedicato a tutti coloro che vivono per il teatro e con fatica mandano avanti la propria professione, ma anche al pubblico, al quale si vuole rivolgere un ulteriore invito a frequentare i teatri grazie al prezzo ultra-ridotto del biglietto”.

Tra le novità principali di quest’anno infatti, il prezzo del biglietto è quella che salta subito all’occhio: per cinque serate su sei, il costo d’ingresso sarà di solamente 1€ (formula riassunta nello slogan “5×5: cinque serate a cinque euro”).

L’Assessora alle Politiche giovanili del Comune di Rimini Francesca Mattei ha sottolineato l’importante lavoro e sforzo da parte dell’organizzazione del Festival, uno dei più longevi di Rimini, di portare in Città qualcosa che sia sempre diverso e stimolante, e che contribuisca alla sfida su cui Rimini si sta concentrando in questo periodo di candidatura a Città della Cultura 2026: quella del ripensamento della cultura stessa, nell’intento di valorizzare le forme artistiche già presenti sul territorio e stimolare le nuove realtà emergenti e indipendenti.

La Responsabile dell’Unità Organizzativa Teatri Laura Fontana ha evidenziato l’importanza del ruolo de Le Voci dell’Anima, capace di garantire ogni anno ad artisti e compagnie uno spazio reale in cui proporre i risultati delle proprie sperimentazioni e produzioni in maniera libera. Il Festival continua così a offrire nuovi  e differenti sguardi sulla realtà arricchendo, grazie alle proprie intenzioni e agli esiti ottenuti dalla rassegna, la proposta teatrale di Rimini. La Dott.ssa Fontana ha anche espresso il supporto del Comune di Rimini nel trovare soluzioni condivise capaci di rendere ulteriormente accessibile il teatro anche a un nuovo pubblico, come per esempio l’istituzione dei laboratori di teatro e danza gratuiti rivolti anche a chi non ha mai avuto esperienza con le due discipline.

Dai relatori è arrivato poi un appello alla partecipazione alla serata del 1° ottobre, dedicata al tema della mafia e con la presenza di Pinuccio Fazio, il padre della giovane vittima dei clan mafiosi di Bari Michele Fazio, a cui farà seguito lo spettacolo già vincitore dell’edizione 2022 “Stocc ddo’ – Io sto qua” di Meridiani Perduti.


IL PROGRAMMA 

Alle 20.30 la programmazione di “Animali da Palco” introdurrà la serata. Teresio Massimo Troll, Loredana Scianna e i loro ospiti introdurranno le serate del Festival davanti ad un leggio e quattro scritti, interpretando le ‘creature ribelli’ della poesia italiana alle lingue dialettali. Dalla poesia alla canzone di protesta, dagli isolati ai maledetti di qualsiasi lingua e paese. Quest’anno inoltre si darà libero spazio a “giovani attori/giovani autori”, con l’intento di dare voce ai giovani del territorio che interpreteranno, alcuni per la prima volta, gli autori scelti per ciascuna serata, o dei quali verranno recitati degli scritti poetici e non.

A partire dalle 21.00 sarà poi possibile assistere alle due/tre esibizioni che si susseguiranno sul palco del Teatro degli Atti fino alle ore 23.00.

MARTEDÌ 26 SETTEMBRE

A inaugurare la prima serata di martedì 26 settembre sarà Danio Manfredini con “Al presente”, uno spaccato della mente e della sua inafferrabilità. In scena, un uomo e il suo doppio: una parte è immobile, assorta, riflessiva, una parte è inquieta e si identifica con i fantasmi che popolano la sua mente. Entra attraverso l’immaginazione in un flusso di associazioni inarrestabili che lo conducono in diversi spazi, in diversi tempi della sua vita. Nella solitudine rincorre i pensieri, quel dialogo interiore ininterrotto che lo accompagna, l’inquietudine provocata da ricordi, voci di persone care, immagini di un passato vago ma sempre presente e suggestioni dal mondo contemporaneo. Prende a prestito dalle patologie psichiatriche gli atteggiamenti fisici che esprimono tensioni, le amplifica attraverso quelle forme, porta alla luce le pulsioni più nascoste, cerca di dare ordine, forma, al caos della sua mente (biglietto d’ingresso: 15€).

MERCOLEDÌ 27 SETTEMBRE

Da mercoledì 27 settembre al 1 ottobre, le serate al Teatro degli Atti saranno accessibili al prezzo di 1€ ciascuna, cifra simbolica con cui il pubblico potrà assistere a più di uno spettacolo alla volta.

Filippo Carrozzo salirà sul palco con “Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta”, uno spettacolo che parla ai ragazzi di politica in senso alto, con il rigore della ricerca storica e la profonda leggerezza del riso e dell’ironia. Si parla di quella politica illustrata dalla radice della parola, quella del senso etimologico come la intendevano i greci; non la gestione della cosa pubblica o del potere, ma l’essere o il saper diventare cittadini autentici, protagonisti attivi e critici del luogo abitato dagli uomini: la polis.

Seguirà lo spettacolo “Hotel Borges” della Piccola Compagnia della Magnolia. Un inno alla gioia impetuosa di vivere che ha per protagonista Fortunello, un giovane uomo che trascorre il tempo in un’ipotetica cantina immerso in un mondo parallelo, governato dal sogno di diventare concierge in un grande albergo. Un albergo-labirinto, un modello del mondo dove immergersi nella moltitudine dell’universo.

GIOVEDÌ 28 SETTEMBRE

Tiziana Francesca Vaccaro, con “Sindrome Italia. O delle vite sospese” racconta l’esplosione della malattia, di una vita sospesa fra un passato di ricordi sbiaditi e un futuro solo immaginato, in un presente vissuto come “qualcosa che permette qualcos’altro”. Racconta il bisogno d’amore, un bisogno disperato di aggrapparsi per non essere più soli. Racconta l’incapacità di reagire, di “balzare fuori dal pentolone con un forte colpo di zampa” e tornare alla vita.

“Digiunando davanti al mare” di Principio Attivo Teatro invece racconta ed evoca le vicende della vita di Danilo Dolci. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei “banditi” come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature al Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare.

VENERDÌ 29 SETTEMBRE

Una serata completamente dedicata alla danza, con tre performance in sequenza a partire dalle ore 21.00. Il Collettivo Os presenta “M.M.M.” (Met. Meet. Melt), pezzo che ricerca la relazione movimento-suono per evocare immagini e memorie collettive. I performer in azione si muovono lungo “appuntamenti prestabiliti” ma lasciando spazio all’improvvisazione del tempo presente.

Careccia e Consalvo invece si esibiscono in “Faunes” e “From C. to you”. L’ambiente in scena apre al pubblico una serie di possibili letture. La gestualità utilizzata nel lavoro pone il pubblico davanti a un’osservazione interessante posta dal- lo psicologo Gibson nel 1986: “Un osservatore vivente è in grado di avere una percezione oggettiva di ciò che sta osservando?”

La quarta serata si conclude con “The Old Man” di Collettivo Nanouk. Tre menti e tre corpi differenti si fondono per creare un unico organismo, capace di esprimersi con la stessa lingua: un essere a tre foglie figlie di un unico stelo, considerata dapprima erbaccia e poi rivalutata per le sue resistenti radici.

SABATO 30 SETTEMBRE

Teatro e danza si mescolano invece sabato sera. Pop Opera con Roberto De Sarno, Raffaella Migliori e Manuele Berretti sarà al Teatro degli Atti con “Non commettere atti impuri o La Boutique Humaine”. Un Pinocchio “senza veli” che cede alla tentazione di travestimenti grotteschi, ai languori personali di sapore nostalgico. Un autentico incontro in odore di reality gli permette poi di redimersi dal passato, evocando un evento reale paradossalmente mai avvenuto e dando credito all’assunto originale del comandamento ‘non commettere adulterio’. Un “atto impuro” che si avvale di figure iper-normali, truci, incontri reali, tra comicità, tenerezza e follia.

Seguirà il monologo in prosa e fisico di Antonio Santangelo in “Priamo. Primi passi”. Il lavoro è incentrato sulla figura di Priamo nell’Iliade di Omero: il re di Troia, il padre di Ettore, ucciso da Achille. Non c’è nulla e nessuno in scena, oltre all’attore. Il costume non connota. I suoni sono soltanto quelli del corpo che vibra. La sfida è dar vita a un monologo che sia capace di scambio emotivo autentico con lo spettatore, nella quale teatro fisico e teatro di narrazione contribuiscano ognuno a suo modo, passandosi il testimone.

A chiudere il sabato del Festival sarà la performance di e con Gennaro Maione, “MDMA”, che mette in scena estasi e visioni in un omaggio al cinema di Dario Argento. Il corpo, come elemento insostituibile, e la mente, che è la vera protagonista principale di tutte le diverse umanità raccontate dal regista nei suoi film. Un corpo che stimola, tocca e provoca piacere ma può anche soffocare, stringere e uccidere in un sadico dualismo umano e selvaggio, capace di raccontare un mondo di follia e solitudine.

DOMENICA 1 OTTOBRE

Domenica 1 ottobre la Sala Pamphili ospiterà l’atteso incontro con Pinuccio Fazio, padre del giovane Michele Fazio, vittima della mafia barese poco prima di aver compiuto sedici anni, di cui ci racconterà la storia. Michele Fazio fu colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali.

A questo incontro seguirà la performance di Sara Bevilacqua, vincitrice dell’edizione del festival 2022, con “Stocc ddo’ – Io sto qua” (produzione di Meridiani Perduti, drammaturgia di Osvaldo Capraro) spettacolo che nasce proprio da questa storia, concentrandosi sulla figura di Lella Fazio, madre di Michele, che giorno dopo giorno impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio.

Prima dell’assegnazione dei premi in denaro Voce dell’Anima 2023 e il premio del pubblico, il pubblico potrà assistere  alla restituzione della laboratorio residenziale “Anatomia”, svoltosi da gennaio a settembre 2023 e che in conclusione presenterà uno spettacolo prodotto da ResExtensa con Centripeta Teatro. Il corpo di una donna affaticato dal tempo, debole, fragile e al contempo vivo nell’intimità profonda dell’anima. I suoi organi, come essere autonomi senzienti, si relazionano tra loro alla ricerca di un equilibrio, di un’armonia che si fa precaria man mano che il tempo scorre. Cosa invecchia in un corpo? Cosa potrebbe durare per l’eternità e cosa si consuma, appassisce, si rompe?

Anatomia è il nome della nuova iniziativa voluta dalla direzione del Festival Le Voci dell’Anima che, a partire da due dei dei laboratori di formazione organizzati durante l’ultima edizione della rassegna So tutto io, intitolati Presente e Cuor-i-ncisi, il primo condotto da Stefano Mereu e Marianna Bianchetti, il secondo da Antonio Grimaldi, ha voluto dar vita assieme ai formatori a una residenza artistica di creazione e formazione più ampia e articolata.

LABORATORI

Segnaliamo infine la possibilità di iscriversi a quattro workshop, che si svolgeranno nella settimana del festival.

Il laboratorio teatrale con Danio Manfredini si baserà sulla ricerca delle possibilità espressive dell’attore, figura che egli concepisce come creatore, come materia viva il cui estro nasce da un profondo lavoro su di sé, dalla sua intimità e consapevolezza. Il corpo come luogo fondamentale di ascolto ed espressione, esplorazione della vocalità, esplorazione della memoria emotiva come aspetti del training preparatorio dell’attore.

(Laboratorio a pagamento, massimo 12 partecipanti. L’iscrizione dà diritto all’ingresso allo spettacolo del 26 settembre “Al presente”, di e con danio Manfredini, e a tutti gli spettacoli del festival. Giorni e orari di svolgimento: dal 27 settembre  al 1 ottobre, ore 09:00-13:00/14:00-18:00, Sala del Balletto c/o Teatro Galli, Piazza Cavour, Rimini).

“La Danza dell’Anima” è il secondo laboratorio che prenderà il via il 27 settembre presso la Sala Pamphili del Teatro degli Atti di Rimini. A condurre questo seminario di danza butoh e pratiche di Danza Sensibile sarà Kea Tonetti, con accompagnamento musicale dal vivo  di Tivitavi. I partecipanti entreranno in contatto con la meraviglia del corpo, la nostra sacra casa, vivendolo come uno con la mente, il cuore e lo spirito.

(Laboratorio gratuito. Giorni e orari di svolgimento: 27-28 settembre, ore 09:00-13:00, Sala Pamphili, Teatro degli Atti, Via Cairoli, Rimini).

Dal 28 al 30 settembre al via il workshop di Quotidianacom “Non dormire sugli allora”, tre pomeriggi dedicati al pensiero, all’immaginazione, alla scrittura per il teatro. Osserveremo. Immagineremo. Scriveremo. Proveremo a mettere una distanza dallo stress emotivo, e proveremo a generare uno “stress” creativo. In ogni essere umano può annidarsi un talento umano (prima che “letterario”), che può essere in grado di cogliere lampi e dettagli, intuizioni e rivelazioni di quella che chiamiamo realtà.

(Laboratorio gratuito. Giorni e orari di svolgimento: 28-29-30 settembre, 14:00-18:00, Sala Pamphili, Teatro degli Atti, Via Cairoli, Rimini).

La proposta di laboratori prosegue con “Alea” condotto da Loredana Scianna, un training performativo per corpo-voce. Scegliamo il rischio come sistema compositivo, il nostro corpo-voce come agente e reagente della relazione, il luogo in cui ci troviamo come catalizzatore di accadimenti. Una sequenza fisica astratta fa da comune denominatore al lavoro: gesti come fonemi, significanti in attesa di significato. Il passaggio da un’astrazione alla nascita di qualcosa si compie solo attraverso la relazione con l’altro.

(Laboratorio gratuito. Giorni e orari di svolgimento: 29-30 settembre, 10:00-13:00, Sala Pamphili, Teatro degli Atti, Via Cairoli, Rimini).

Per richiedere informazioni e iscriversi ai laboratori contattare il numero (+39) 333 8870576 oppure scrivere a teatrodellacentena@pianoterra.org.

 

Le Voci dell’Anima è un Festival organizzato da Teatro della Centena con ResExtensa, in collaborazione con Comune di Rimini – Capitale Italiana della Cultura Candidata 2026 e con il contributo della Regione Emilia-Romagna e di FSC 2014/2020 – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, Unione Europea, Regione Puglia – Assessorato industria turistica e culturale, gestione e valorizzazione dei beni culturali, Piiil Cultura in Puglia. In collaborazione con Segnali di Vita, ErmoColle, Hotel Villa Lalla, la fiaschetteria del Re. Con il sostegno di Logica.

Biglietti e accessi: si potrà accedere agli spettacoli pagando un unico biglietto valido per tutta la serata. È possibile accedere a inizio serata o tra uno spettacolo e l’altro. È possibile prenotare gli spettacoli rivolgendosi ai seguenti contatti: teatrodellacentena@pianoterra.org – 333 8870576 – 0541 793824. Costi: 15€ per la serata inaugurale, il 26 settembre; 1€ per tutte le altre serate del festival.

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