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Fondi Erasmus: l’Università di Bologna prima in Italia con oltre 9 milioni di euro
L’Università di Bologna è l’ateneo italiano più premiato dai fondi Erasmus. L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire ha assegnato all’Alma Mater oltre 9 milioni di euro: quasi l’8% del finanziamento complessivo nazionale. Fondi che permetteranno di attivare più di 3.800 mobilità all’estero per studentesse, studenti, docenti e personale universitario.
Il risultato conferma non solo il primato a livello nazionale dell’Università di Bologna per l’attrattività dei fondi Erasmus, ma anche un trend di forte crescita registrato negli ultimi anni. Gli oltre 9 milioni assegnati quest’anno sono infatti quasi il doppio rispetto allo stanziamento del 2021 (quando erano arrivati 4,8 milioni di euro) e segnano un aumento di oltre il 25% rispetto al 2022 (7,2 milioni di euro).
Più fondi Erasmus significano ancora più possibilità per le studentesse, gli studenti e la comunità dell’Alma Mater di fare esperienze di mobilità all’estero. Nel 2022 l’Università di Bologna è stato il primo ateneo in Europa per mobilità Erasmus assegnate, con 3.043 studentesse e studenti in partenza. Grazie al nuovo finanziamento, le mobilità potranno crescere fino a 3.825.
Il primato dell’Alma Mater sul fronte dell’Erasmus è consolidato da tempo: tra il 2014 e il 2020, l’Università di Bologna è stato il primo ateneo in Europa per numero di studentesse e studenti in partenza, mentre ha conteso con l’Università di Valencia il primato europeo per le studentesse e gli studenti Erasmus accolti.
In questo periodo (2014-2020), sono partiti dall’Emilia-Romagna più di 28 mila studenti, di cui quasi 20.000 dall’Alma Mater: l’11,4% degli scambi su scala nazionale. Mentre sul fronte dell’accoglienza, 20.800 studenti europei hanno scelto l’Emilia-Romagna per un’esperienza internazionale di studio o tirocinio, di cui oltre 15.000 sono arrivati all’Alma Mater.
A partire per l’Erasmus dall’Emilia-Romagna sono in maggioranza studentesse (il 63%): l’età media è di poco più di 22 anni per un’esperienza di studio e di 25 anni in caso di tirocinio all’estero. I primi quattro paesi con i quali sono stati attivati più scambi sia in entrata che in uscita sono Spagna, Francia, Germania e Regno Unito (sino a quando ha fatto parte dell’UE e ha partecipato al programma Erasmus). La durata media del soggiorno è di 6 mesi, che scendono a 3 mesi in caso di tirocinio.